lunedì 13 luglio 2009

Intervista a Chiara Sozzi

a cura di Easy Baby
L'intervista è pubblicata sul sito http://www.easybaby.it/ nella sezione psicologia

La comunicazione tra genitori e bambini

La comunicazione tra genitori e figli non è mai stata una questione semplice, ma negli ultimi anni il problema sembra essersi complicato. Forse i genitori di oggi sono più aperti all’ascolto dei figli, o forse la generazione 2000 è diversa da quelle precedenti.

Per capire cosa rende la comunicazione con le nuove generazioni così difficile e per cercare un modo di comunicare serenamente con i nostri figli, abbiamo intervistato la Dott.ssa Chiara Sozzi, pedagogista e terapeuta delle relazioni familiari.

Perché la comunicazione tra adulti e bambini oggi sembra così difficile?

“I nostri figli stanno crescendo in un mondo diverso da quello in cui siamo cresciuti noi. Hanno un modo completamente nuovo di affrontare la realtà. In un certo senso, noi siamo cresciuti seguendo il motto “prima il dovere, poi il piacere”. Per le nostre generazioni il “dovere” visto come impegno, fatica, sacrificio è l’obiettivo primario da perseguire. Ma se ci si dedica soltanto al “dovere”, si finisce per relegare in un angolino il “piacere” e così facendo è come se ci scollegassimo dalle nostre emozioni. I bambini di oggi, al contrario, sembrano essere in stretto contatto con la propria sfera emotiva. E non riescono a comprendere perché i genitori cerchino in ogni modo di reprimere le emozioni a favore del “dovere”. Da qui nascono i disagi e le difficoltà di comunicazione”.

Come si manifestano i disagi della nuova generazione?

“I bambini si trovano disorientati e reagiscono essenzialmente in due modi: contrapponendosi ai genitori oppure isolandosi. Nel primo caso, se l’adulto si impone, il bambino si oppone. Non riesce a comprendere il punto di vista del genitore perciò reagisce urlando, piangendo e agitandosi nel tentativo di farsi ascoltare. Altre volte, invece, il figlio si isola, rinunciando a comunicare con chi non lo comprende e chiudendosi in una sorta di mutismo o abbandonandosi passivamente davanti alla TV.”

Cosa possiamo fare per comunicare in modo adeguato con i nostri figli?

“Urlare affinché i bambini ci obbediscano non serve a niente. Invece di ordinare, dovremmo chiedere, proponendo loro di partecipare e collaborare. La generazione 2000 non può scollegarsi dalle proprie emozioni. Essendo bambini, hanno però bisogno di una guida. Ma l’educazione classica non basta. Serve anche un’educazione emozionale. E l’unico modo per educare i nostri figli a gestire le proprie emozioni è che noi genitori per primi cerchiamo di ristabilire il contatto con la nostra sfera emotiva. Solo ripristinando il collegamento con le nostre emozioni potremo capire a fondo i nostri figli, garantendo loro una crescita serena e armoniosa”.


La Dott.sa Chiara Sozzi è anche l’ideatrice di “Famiglia oggi: radici e ali”, progetto che si pone l’obiettivo di aiutare i genitori a recuperare il contatto con la propria sfera emotiva e risolvere eventuali problemi di comunicazione con i figli. Il progetto si concluderà con un incontro che si terrà il 1° novembre in provincia di Brescia, dove relatori e genitori avranno modo di confrontarsi di persona. Ma la collaborazione inizia già da ora sul blog: chiunque può scrivere per chiedere pareri o per suggerire idee e spunti. Basta cliccare qui.

“Famiglia oggi: radici e ali” non è solo per i genitori: la giornata del 31 ottobre è dedicata a coppie e single, che fin da subito possono partecipare all’iniziativa scrivendo nel blog.

2 commenti:

L'Oscura Signora ha detto...

Complimenti Chiara!
Veramente una bella intervista.
Un abbraccio
Carla

Partecipazione/undici/1 ha detto...

Chiara, congratulazioni! Auspico che le Tue sagge parole vengano accolte nei cuori di ogni genitore.
Un abbraccio da cuore a cuore.