domenica 13 settembre 2009

La Famiglia italiana di ieri: uno sguardo alle radici collettive

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Traccia della relazione del Convegno
Sabato 31 ottobre 2009 - ore 09.45 - Serena Melloni
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SOMMARIO
Riflessioni economico-culturali sui principali modelli di famiglia del nostro passato prossimo: la legittimità, il gioco dei ruoli, le regole sociali e giuridiche che hanno plasmato le dinamiche familiari dei secoli scorsi.

La storia offre un grande serbatoio di ricerca che si rivela molto utile per chi vuole portare maggiore armonia nella vita quotidiana: conoscere meglio le regole che hanno plasmato i rapporti familiari del passato ci permette infatti di individuare quei meccanismi nascosti e potenti che, a nostra insaputa, prendono facilmente il comando della mente, influenzando azioni ed emozioni. Nasce così la possibilità di operare delle scelte più consapevoli: alcuni valori si riveleranno preziosi e imprescindibili, altri ci appariranno come un peso e una costrizione. L'invito è quello di fare una cernita, di decidere deliberatamente cosa tenere e cosa buttare via, cosa trasformare a nostro uso.

E' molto interessante ad esempio osservare le motivazioni che portano al matrimonio. In passato sappiamo bene che la componente strategica (economico-sociale) era predominante, e che l'amore era perlopiù relegato ai romanzi, ai rapporti extraconiugali e ai sogni delle fanciulle benestanti. Oggi il fatto di sposarsi per amore è altamente riconosciuto e approvato a livello sociale. Tuttavia la spinta al matrimonio perchè "così fan tutti" è molto forte. E il rischio è quello di vendere la propria onestà e chiarezza interiore in cambio della normalità.

Ci si sposa per amore e poi tutto cambia. Com'è possibile? Lui non era così pantofolaio e possessivo, io non ero così nevrotica e insoddisfatta... la mente tende a scivolare nei modelli nascosti e, mentre a vent'anni era chiarissimo che avrei fatto a modo mio, quando mi sposo tendo a ricadere nel "pacchetto matrimonio" come in un vestito già pronto che non mi accorgo neppure di avere addosso, fino a quando non diventa troppo stretto. Bisogna invece stare all'erta. Rinnovarsi ogni giorno. Non è più possibile comperare pacchetti precostituiti, perchè questi comprimono l'individuo e il suo fiorire: procurano troppa sofferenza.

Il fatto è che l'inconscio collettivo è molto lento. Sul piano scientifico, ad esempio, siamo tutti perlopiù legati ad una visuale newtoniana dello spazio-tempo, come se Einstein e il successivo secolo di fisica quantistica non fossero esistiti. Sul piano storico non abbiamo idea di tutto il fermento, dei secoli di lotte individuali e collettive, di guerre casalinghe e mondiali, che hanno portato la famiglia dove si trova oggi: intrappolata nel bozzolo come un bruco, tra morte e rinascita. Cosa abbandonare? Cosa portare nel nuovo mondo quotidiano? Questi interrogativi vanno posti ad ogni individuo, e le risposte risiedano in ognuno di noi.

Serena Melloni
Dottoressa in Storia Moderna, Operatore Olistico

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