martedì 15 dicembre 2009

Conclusione del percorso del convegno

Famiglia oggi: radici e ali



Dopo aver condiviso le emozioni, e le immagini pregnanti dell’esperienza del Convegno, passiamo ad un terzo ed ultimo passaggio, che può costituire anche il RITUALE DI CONLCLUSIONE del Convegno: possiamo condividere la SPINTA IN AVANTI che ha dato il convegno ad ognuno di noi, e quindi a tutti noi insieme. C’è un granello di oro, adesso, nella nostra vita di famiglia, che incominciamo ad individuare dopo essere tornati nella normalità quotidiana. E’ la spinta di fiducia a cambiare qualcosa, che è ci rimasta dentro.


Il rituale di chiusura è un invito a parlare a turno, più di una volta, lasciandoci il tempo di riflettere, ascoltare, per individuare l’apertura che si sta creando in noi, sulla spinta di questo percorso.


COMUNICHIAMO IN UN MOVIMENTO CIRCOLARE, COME SI FA CON IL TALKING STICK. E’ una forma di comunicazione dei nativi lakota. Ci si siede in cerchio, ad indicare che ognuno ha la stessa importanza di tutti gli altri. Ognuno, dal posto nel cerchio in cui siede, ha sperimentato una prospettiva, un punto di vista particolare ed unico.


Meglio se sediamo sulla terra, a contatto con la Madre di tutte le cose. Chi guida il cerchio ha portato un bastoncino, carico di energia. Lo passa alla prima persona che siede alla sua sinistra. La persona lo prende con rispetto tra le mani. Nel bastoncino c’è la piena attenzione di tutti quelli che sono seduti insieme. Gli conferisce l’autorevolezza di essere ascoltato con rispetto di ciò che esce dal suo cuore, come verità che sente in sé in quel momento. Chi regge il bastoncino tra le mani assume l’impegno di pronunciare solo parole che portino la verità che c‘è nel suo cuore, o piuttosto tacere.


Da qui in poi visualizziamo ognuno dei partecipanti che a turno prende in mano il bastoncino per onorare la verità di ciò che ha sperimentato. Forse non tutti troveranno le parole, o il coraggio di condividerle. Ma ognuno terrà tra le mani per un attimo il bastoncino della parola, e sarà a distanza onorato anche nel silenzio della sua verità.


Possiamo porci alcune domande.


C’è una consapevolezza, un desiderio che ha preso forza in me con il percorso sulla famiglia?


Di cosa sento il bisogno adesso per rivitalizzare la mia famiglia?


A chi sento di allargare il senso di appartenenza a essere famiglia, ora?


Come mi sta facendo viaggiare, cambiando la mia percezione di me in famiglia, lo specchio dell’Arcano con cui sono entrato/a in Famiglia Oggi?


Rispondiamo alla domanda che ci risuona …..


Un saluto dal cuore a ognuno di noi, e grazie per il cammino che abbiamo condiviso, creando uno spazio di consenso su come desideriamo che diventi per noi la Famiglia, Oggi.

Chiara Sozzi

sabato 5 dicembre 2009

Il Convegno Famiglia Oggi:

L'esperienza di come creare una condivisione di intenti che unisce profondamente in un senso di appartenenza


L’ELABORAZIONE DEL CONVEGNO

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In fase di progettazione si pensava che i due mesi successivi al convegno sarebbero stati dedicati ad elaborare i contenuti teorici emersi. Avremmo ripreso gli interventi, espandendone i passaggi, commentando, chiedendo eventuali chiarificazioni ai relatori. La comunicazione attraverso il blog ha portato invece in una direzione emozionale ed affettiva. Introdurre spunti di riflessione teorica avrebbe spezzato il flusso di onde emozionali, mosse a volte dalla singola comunicazione di un partecipante, a volte da sinergiche risonanze. C’è un’onda lunga di condivisione. La risonanza dell’esperienza sta andando in profondità, dove sembra a tratti riposare, per poi riconsegnare, ognuno con i propri tempi, un’elaborazione del proprio vissuto. Si è creato un tacito accordo di restare nello stesso spazio di attenzione in cui eravamo sospesi durante il convegno, e di comunicare su quel piano: il contatto con la nostra esperienza sincera di relazione, di amore, di famiglia.

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Dal percorso del Convegno famiglia Oggi, radici e ali è emersa percepibilmente la RICCHEZZA DI UNA COMUNICAZIONE SINCERA DI PERSONE COMUNI, CHE VIVONO UNA NORMALE VITA DI FAMIGLIA, COME TUTTI SIAMO.

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Sembra che l’elaborazione più forte sia: è prezioso non chiudersi in una realtà a senso unico, mononucleare, in cui la relazione tra me e te, genitore, compagna /o , figlia /o si esaurisce nel gestire separazioni, tensioni che non siamo noi a creare. Il problema nasce per tutti dalla percezione di famiglia come di una realtà chiusa nella gabbia di interazioni superficiali, giocate solo in orizzontale, in cui siamo privati dei valori ideali profondi /elevati, che portiamo in noi. Una percezione impoverita di famiglia ci riduce alla stessa triste realtà dei polli che chiudiamo negli allevamenti. In realtà sappiamo di essere aquile, e di poter spaziare in orizzonti estesi, salendo a vedere la vita da altezze da brivido. La relazione a due genitori / figli, partner in coppia, può vibrare nella vastità di panorami sconfinati, o soffocare nella gabbia di rapporti automatici di un nucleo familiare asfittico. Se percorriamo la risonanza del succo di tutti gli interventi che abbiamo fatto scorrere nei due giorni, SENTIAMO CHE PER STARE BENE NELLA NOSTRA FAMIGLIA C’E’ UN DI PIU’ A CUI ABBIAMO BISOGNO DI RICOLLEGARCI.

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ABBIAMO MESSO IN SCENA QUEL DI PIU’ CHE FA LA DIFFERENZA CON DIVERSI NOMI, SCENARI, CONTENUTI. Il messaggio sotteso era in effetti che non importa proprio come ognuno di noi senta di chiamarlo, o come, dove, pensa di trovarlo. Nell’apertura del convegno avevamo lanciato la proposta di CREARE UN CONSENSO CONDIVISO SU CIO’ CHE DESIDERIAMO SIA PER NOI LA FAMIGLIA. Comunque sarebbe stato qualcosa di prezioso come l’oro. E lo avremmo raggiunto cercandolo insieme. Fin qui sembra che l’abbiamo trovato nel tessere una REALTA’ PIU’ ESTESA, CHE IN MOLTI, da luglio ad adesso, ABBIAMO CHIAMATO AMORE, e sulla quale ci siamo ampiamente detti cosa intendiamo.

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MUOVERSI IN VERTICALE VERSO L’ALTO O IN PROFONDITA’ DENTRO DI NOI, ( il proprio Centro, la Coscienza superiore, Dio, valori archetipici o etici, etc.) O IN ORIZZONTALE ( un nucleo più grande di progettualità condivisa, che non resta chiuso nell’attaccamento morboso del rapporto ‘me e te’ ) NON SONO DIREZIONI DIVERSE: una implica l’altra e la attiva di conseguenza. E la realtà più espansa che raggiungiamo modifica il nostro vissuto di realtà circoscritta di famiglia. Nella visione che stiamo creando insieme, la nostra famiglia è come un frattale in un tutt’uno olografico: in ogni parte risuona tutto quello che c’è nel tutto complessivo. Se raggiungiamo la realtà di una FAMIGLIA ESPANSA CHE C’E’ DENTRO E FUORI DI NOI, allarghiamo l’orizzonte di quello che siamo nella nostra stessa famiglia.

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Se ci mettiamo in ascolto dei fili delle nostre vite che abbiamo avvicinato nei tre mesi di preparazione al convegno attraverso la comunicazione del blog, nei due giorni di convegno, e in questo mese dopo il convegno, possiamo percepire un’aggregazione translucida di immagini interiori, sensazioni, suoni, emozioni che fa di noi un tutt’uno dinamico, come nell’immagine all’inizio dell’articolo. Questo NOI IN MOVIMENTO è lì e c’è, anche quando non prestiamo attenzione. E’ una riserva di energia a cui possiamo attingere , immettendone altra, quando sentiamo di farlo.

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UN LABORATORIO PER ‘FARE FAMIGLIA’

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QUANDO CI COLLEGHIEMO ALL’ASCOLTO DELLA NOSTRA AUTENTICITA’ E DECIDIAMO DI CONDIVIDERLA, SI CREA UNO SPAZIO DI COMUNICAZIONE CHE HA VITA PROPRIA E UNA PROPRIA ANIMA. Vibra sulle note dell’autenticità, del coraggio, del rispetto, della creatività, dell’amore. E’ UNA COMMUNITY, in cui si entra ed esce ricevendo ed immettendo comunicazione, senza vincoli, dando fiducia al fluire del desiderio di esserci e di ‘cucinare’ qualcosa di buono che rimodelli la famiglia ( come nel sogno condiviso da Partecipazione/undici/1).

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E’ UN MODELLO DI PARTECIPAZIONE CIRCOLARE, che al centro ha un nucleo di consapevolezza su ciò che ha fatto male alla famiglia e l’ha svuotata. L’esperienza di persone che hanno camminato a lungo ‘in tutti i tipi di mocassini’ per dirla come i nativi lakota, e conoscono le fatiche, le tristezze, le delusioni, le ferite proprie ed altrui dell’esperienza di famiglia a tutti i livelli. Ed hanno sciolto l’illusione dell’irrimediabilità, traendone il coraggio di capire, credere ed amare.

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Abbiamo bisogno di imparare a entrare in contatto con questo spazio dentro di noi in cui vibriamo sulla verità dei nostri sogni e sul riconoscimento della loro preziosità. Abbiamo bisogno di aprirci a farlo diventare comunicazione rispettosa con chi c’è intorno a noi, e azioni nuove, che creano collaborazione. La collaborazione ci potenzia.

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L’elaborazione personale dell’esperienza del convegno di Marina Traversi ( Intervento al convegno: ‘ Alle radici delle storie d’amore … la vita ’ ) è stata : ‘Parlando al convegno, in mezzo a quelle persone, ho sentito che non avevo più bisogno di tenere chiuso in me quello in cui normalmente non ci siamo sentiti riconosciuti. Ho potuto condividere con gli altri la percezione dell’amore che c’è in me. Mentre raccontavo la mia sofferenza, la mia condizione di isolamento si scioglieva, perché SENTIVO L’AMORE DELLE PERSONE CHE ASCOLTAVANO. L’amore è passato e ci ha fatto vibrare insieme. Ci ha fatto elevare. STAVAMO INSIEME CERCANDO UNA VIA. Mi sono sentita amata da ciascuna persona che era lì presente. E HO VISTO LA POSSIBILITA’ DI SENTIRMI IN UNA FAMIGLIA ALLARGATA IN CUI ERO RICONOSCIUTA IN CIO’ CHE SONO. E se l’amore ha potuto esprimersi in uno spazio temporale così piccolo di mezz’ora, con persone che non mi avevano mai visto, abbiamo creato una possibilità: l’amore può non avere più limiti’.

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Il Percorso del Convegno è stato un LABORATORIO in cui abbiamo incominciato a CREARE INSIEME LA FAMIGLIA CHE DESIDERIAMO, nel modo in cui la desideriamo. Siamo lontani dalla perfezione, ma abbiamo incominciato a riconoscere LE MODALITA’ E GLI STRUMENTI.


RITUALE DI CONCLUSIONE DEL PERCORSO DEL CONVEGNO

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Dopo aver condiviso le emozioni, e le immagini pregnanti dell’esperienza del Convegno, potremmo passare al terzo ed ultimo passaggio, che può costituire anche il RITUALE DI CONCLUSIONE del Convegno: LA COMUNICAZIONE DELLA SPINTA IN AVANTI/IN ALTO che ha dato il convegno ad ognuno di noi. E quindi a tutti noi insieme. C’è un granello di oro, adesso, nella nostra vita di famiglia, che incominciamo ad individuare dopo essere tornati nella normalità quotidiana: quello che è rimasto dentro come spinta a cambiare qualcosa.

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Il rituale di chiusura è un invito è a parlare a turno, anche più di una volta (abbiamo tutto il mese ed anche l’inizio del prossimo...) , lasciandoci il tempo di riflettere, ascoltare, individuare l’apertura che si sta creando in noi, sulla spinta di questo percorso.

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COMUNICHIAMO IN CERCHIO, CON IL TALKING STIK. E’ una forma di comunicazione appresa dai nativi lakota. Ci si siede in cerchio, ad indicare che ognuno ha la stessa importanza di tutti gli altri. Meglio se siamo seduti sulla terra, a contatto con la Madre di tutte le cose. Chi guida il cerchio ha portato un bastoncino, carico di energia. Lo passa alla prima persona che siede alla sua sinistra. La persona lo prende con rispetto tra le mani. Nel bastoncino c’è la piena attenzione di tutti quelli che sono seduti insieme. Gli conferisce l’autorevolezza di essere ascoltato con profondo rispetto di ciò che esce dal suo cuore, della verità che sente in sé in quel momento. Chi regge il bastoncino tra le mani assume l’impegno sacro di pronunciare solo parole che portino la verità che c‘è nel suo cuore, o piuttosto tacere.

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Da qui in poi visualizziamo ognuno dei partecipanti che a turno prende in mano il bastoncino per onorare la verità di ciò che ha sperimentato. Forse non tutti troveranno le parole, o il coraggio di condividerle. Ma ognuno terrà tra le mani per un attimo il bastoncino della parola, e sarà onorato anche nel silenzio della sua verità.

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C’è una consapevolezza, un desiderio che ha preso forza in me con il percorso sulla famiglia?

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Di cosa sento il bisogno adesso per rivitalizzare la mia famiglia?

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A chi sento di allargare il senso di appartenenza a essere famiglia, ora?

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Come mi sta facendo viaggiare, cambiando la mia percezione di me in famiglia, lo specchio dell’Arcano con cui sono entrato/a in Famiglia Oggi?

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Rispondiamo alla domanda che ci risuona ….. Un saluto dal cuore a ognuno di noi, e grazie per il cammino che abbiamo condiviso. Quando sarà conclusa l’elaborazione del percorso del Convegno ci ritroveremo nei progetti che stanno scaturendo da questa esperienza comune.

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Ci sono tre direzioni fondamentali, che verranno via, via, presentate nei tre spazi a seguire:

  • I PERCORSI di CRESCITA INTERIORE nelle relazioni familiari
  • I GRUPPI di PROGETTUALITA’ CONDIVISA genitori-figli / famiglie / famiglia umana-famiglia planetaria
  • La creazione di uno spazio di comunicazione costante, come LABORATORIO di una COMMUNITY FAMIGLIA


D.ssa Chiara Sozzi
Esperta di Relazioni Familiari
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Percorsi di crescita interiore sulle relazioni familiari

Il percorso del Convegno ha evidenziato come alla base della maggior parte dei disagi che viviamo in famiglia nasca dai nostri vissuti disarmonici di Figli che non abbiamo ancora del tutto sciolto. Risanare il bambino interiore, è il passo fondamentale per poter creare una famiglia sana.

Il bambino interiore è il nucleo di coscienza fonte delle emozioni, di come percepiamo le esperienze affettive, e dei desideri e sogni più veri. E’ il depositario del nostro potenziale di amore. In questo spazio verranno inserite le presentazioni dei percorsi di Crescita Interiore sulle relazioni familiari organizzati da Il Melangolo, da 2013gate, da VivereConGioia.
  • PERCORSI DI GRUPPO

Emozioni, sintomi, comunicazione nella coppia
Armonizzare la Famiglia e le nostre Radici
Con Marina Traversi


Percorso di armonizzazione personale e familiare

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Presentazione e 1° incontro

sabato 16 gennaio 2010


c/o Body Mind Center

Via C. Mortari, 20 - Salò (BS)

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Incontri successivi

(è possibile inserirsi nel persorso in qualsiasi momento)

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31.01.2010

21.02.2010

21.03.2010

18.04.2010

23.05.2010

13.06.2010


Per iscrizione: info@ilmelangolo.org


PRESENTAZIONE DEL PERCORSO, a cura di Chiara Sozzi


Le emozioni che reprimiamo, per l’incapacità che abbiamo di ascoltare i nostri bisogni profondi, o che ci portano ad esplodere in modo incontrollato, causano disarmonia in noi. La percepiamo come sintomi fisici, come stati mentali (sensazione di solitudine, depressione), o come problematiche relazionali.


Lavorando su di noi i problemi possono cambiare. I nostri vissuti possono essere riorganizzati in un modo positivo, sia rispetto alla vita personale, che nella coppia.


II rapporto di compensazione dei reciproci bambini interiori feriti che si crea nella coppia, si riversa anche sui figli, che sono portati ad impiegare la loro energia per ascoltare i bisogni dei genitori, e ad immedesimarsi nel ruolo che compensa lo squilibrio del sistema, aiutandolo a reggersi in piedi. Lo squilibrio energetico che si è creato si tramanda nelle generazioni, così che si può manifestare in noi o nei nostri figli, indipendentemente dalla dinamica relazionale dell’attuale famiglia.


Lavorando su noi stessi possiamo lavorare anche sulla coppia e sui figli.


Scarica il pdf

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Progettualità condivise

I gruppi di rete genitori/figli - famiglie - famiglia umana/famiglia planetaria

Rete di contatto genitori/nonni – figli

Mentre ognuno di voi prosegue la sua elaborazione personale sui vissuti di famiglia, coppia, genitori, che seguono il Percorso di Famiglia Oggi, vi rinnovo una segnalazione:

l'incontro a Damanhur (Ivrea)
il 20 marzo 2010
per chi ha bambini (0/12 anni) o preadolescenti e adolescenti.

Rita Bochicchio (Gazzella) e Memè Susanna ( Iride), relatrici della giornata NOI FIGLI NOI GENITORI ( e del fantasmagorico gioco dei fogli colorati !), hanno organizzato una giornata dedicata a chi sta scegliendo consapevolmente il percorso educativo da offrire come opportunità di crescita ai propri figli.
La giornta è infatti dedicata a

'L'importanza del campo scuola-famiglia'


Ci sarà un pranzo insieme in cascina, e sarà l'opportunità di rivedersi e raccontarsi gli ultimi due mesi. Alle 14.20 faremo due gruppi di scambio per genitori di bambini e per genitori di pre-adolescenti ed adolescenti.

Alle 16.30 la conferenza 'Educazione intenzionale a scuola ed in famiglia'.

--> Vedi pdf per il programma dettagliato. La visita guidata ed il pranzo sono da prenotare.

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Seconda segnalazione:

Grazie all'energia che abbiamo liberato nell'incontro precedente di scambio tra madri di bambini il 16 gennaio a Damanhur, nell'area Milano - Como - Lecco - Varese- Pavia - Vercelli - Alessandria sta riattivandosi un

Cerchio di donne

Il primo cerchio era nato negli anni 90 con 2013gate. Quello attuale è tuttora catalizzato da me, coadiuvata da 7 donne che hanno fatto precedentemente un percorso di crescita approfondito sul femminile con il Metodo Shifting di Coscienza.
Se ci sono donne del Percorso Famiglia Oggi interessate a partecipare mi possono contattare per avere informazioni più approfondite.

E' un gruppo di donne, non esclusivamente di madri, ed uno dei suoi obiettivi è di unire trasversalmente le donne in quanto tali, al di là del loro status sociale di madri / nonne o single senza discendenza, per darsi energia e potenziare il proprio allineamento sull'energia femminile.

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Sabato 16 gennaio 2010

a Baldissero Canavese (To), ospiti di Damanhur e del

PERCORSO GERMOGLI DI UNA NUOVA SPECIE

  • h. 11 - Incontro di conoscenza e gioco genitori, nonni e bambini di Famiglia Oggi , con Chiara Sozzi e Memè Susanna
  • h. 14 - Gruppo di lavoro mamme: i primi passi per supportarsi a vicenda, potenziare le proprie intenzioni educative, fare progetti con altri nel proprio luogo di residenza , con Rita Bochicchio, Memè Susanna, Chiara Sozzi
  • h. 16.30 - Conferenza Chiavi e codici di comunicazione con i bambini, capirsi per crescere insieme, D.ssa Chiara Sozzi

Altri particolari organizzativi:

- Alle 12.30 pranzo al ristorante di Damanhur Crea ( prezzo molto contenuto – prenotazione entro il 10 gennaio )
- Nel pomeriggio papà, nonni, nonne potranno continuare a giocare con i bambini , supportati da un’animatrice di Damanhur
- Durante la conferenza un’animatrice di Damanhur intratterrà i bambini – Possibilità di baby sitting individuale per i piccoli ( con prenotazione e contributo di circa 10 € ).

Informazioni e prenotazioni: 0124.512175 (orari ufficio) dheducation@damanhur.it

Ritrovo: h. 11 in Via Pramarzo, 3 – Baldissero Canavese
(sul satellitare Google segnalato come Federazione di Damanhur)

Segnala la partecipazione a
chiarasozzi.convegno@ilmelangolo.org per essere aggiornato/a sui particolari organizzativi.

Se sei genitore o nonno segnala il tuo interesse a partecipare al gruppo RETE DI CONTATTO GENITORI / NONNI – FIGLI , per essere comunque informato /a delle opportunità, degli incontri , delle elaborazioni comuni che emergono dai gruppi, e per ricevere le comunicazioni degli altri genitori / nonni.
Sarai inserito in una mailing list specifica.


CONFERENZA


Chiavi e codici di comunicazione con i bambini, capirsi per crescere insieme

D.ssa Chiara Sozzi


PERCORSO GERMOGLI DI UNA NUOVA SPECIE

16 gennaio 2010 - Damanhur Crea, Baldissero Canavese (To)


I genitori e le persone impegnate ad offrire a bambini ed adolescenti relazioni rispettose, con cui possano crescere secondo i propri codici evolutivi, si trovano ora di fronte ad una consistente sfida. Hanno bisogno non solo di capire la loro chiave unitaria di interpretazione della realtà, ma anche di disintossicarsi da emozioni e convinzioni profonde di cui spesso non sono consapevoli, condizionate dalla chiave di percezione con cui sono stati modellati dalla precedente matrice umana. Senza questo movimento per una reale trasformazione interiore, rischiano l’inefficacia educativa, o di suscitare, con le proprie modalità di relazione, la ribellione ad un messaggio comunicativo che risulta inevitabilmente contraddittorio.



La partecipazione è gratuita.

Informazioni: 0124.512175 –
dheducation@damanhur.it

Inizio h. 16.30 - Via Baldissero, 21 – Vidracco
(Sul satellitare Google : Segnalato come Supermercato biologico Tentaty)
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Community Famiglia

Per creare con l'interscambio e la comunicazione un consenso condiviso sugli aspetti che vogliamo cambiare nel modo di vivere la famiglia.
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