venerdì 28 agosto 2009

L'energia maschile e l'energia femminile

Come le viviamo dentro di noi, uomini e donne,
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NELLE RELAZIONI FAMILIARI
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L’immagine è importata dal sito www.multidimensions.com
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Percorso di Preparazione al convegno Doc_4

Dall’esperienza della Community del blog:

Facendo il GIOCO DI ABBINARE per sincronismo ogni nuovo iscritto alla carta che corrisponde nella sequenza degli Arcani Maggiori dei Tarocchi, abbiamo capitalizzato le esperienze di un imperatore donna, un papa donna, una imperatrice donna e una imperatrice uomo. Nei commenti.al.Doc.1 e nei commenti.al.Doc.2 troviamo alcune loro reazioni e riflessioni. Come ci si sente, come donna, nei ‘panni’ di un imperatore, o di un papa? Come reagisce un uomo invitato ad entrare nelle sembianze di una imperatrice? E ancora …che impatto emotivo riceve una donna all’invito a percepirsi con la valenza dell’archetipo della imperatrice, che ha la padronanza di risvegliare tutta la vita intorno, quindi anche dentro di sé?

Riflessioni

CHE FEMMINILE ABBIAMO VISSUTO IN NOI?
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LA DONNA totalmente dedicata alle persone della famiglia, capace di sopperire ai bisogni di ognuno, nel modo più perfetto possibile. Nel ruolo di chi vuole esserci, sempre, per potersi ritenere ‘a posto’. Cosa è mai una donna, figlia, madre, moglie, amante, se non colei che soddisfa le richieste pratiche ed affettive di tutti?
E come vive UN UOMO l’energia femminile dentro di sé? Come esprime la sensibilità, la capacità di esserci nella relazione se non in uno sforzo titanico di un SONO COME TU MI VUOI? Anche lui perfetto figlio, marito, padre, od amante, che VIVE DI RIFLESSO, come luna col suo sole?

CHE MASCHILE ABBIAMO SPERIMENTATO IN NOI, come donne e come uomini?
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La capacità di tenere sotto controllo. Gestire tutto, comprese le emozioni. L’imperatore che governa in modo assoluto su tutti i territori. Protegge, somministrando benessere, sicurezza. Mantiene l’integrità, il buon equilibrio personale. E’ l’affidabilità nel raggiungere gli obiettivi di lavoro, in una concentrazione senza distrazioni.

All’estremo opposto il femminile è fragilità, mutevolezza, paura. Una sensibilità pagata con il fuori controllo della rabbia, o del dolore vittimistico. Un’attenzione al mondo interiore, che toglie energie vitali. E rende passivi e dipendenti, nell’attesa di attenzione sentita e di riconoscimento dagli altri. A sua volta il maschile assoluto è egocentrismo personale o di gruppo, strumentalizzazione, indifferenza alle persone, fino alla violenza del potere esercitato su di loro.

Abbiamo vissuto in questo modo finora l’energia femminile e maschile, sia che fossimo donne, o uomini. E…Dove sta l’amore nelle relazioni familiari? Nel femminile, o nel maschile? C’è amore in chi dà priorità al successo ed alla realizzazione dei propri scopi lavorativi, rispetto allo scambio nelle relazioni familiari? Oppure c’è amore quando viviamo solo per e dell’altro, della sua attenzione, approvazione, o, per lo meno, del bisogno che ha di noi? Forse LA RISPOSTA E’ NO, IN ENTRAMBI I CASI. Se non esisto come persona per me stesso e con me stesso, non è amore maturo la mia attenzione all’altro, ma solo un più o meno sano attaccamento/dipendenza. Se so guardare solo a me stesso, a quello che io cerco, sto vivendo un’ottima vita con me stesso, ma non sono in realtà in una relazione di sinergia familiare.

E allora? DOV’E’ L’AMORE? COME POSSIAMO TROVARE UN MASCHILE E UN FEMMINILE SANI? PERCHE’ ABBIAMO FUNZIONATO COSI’ FINORA?

L’immagine iniziale del post mostra la chiave di comprensione. Rappresenta simbolicamente lo stato di polarizzazione dei due lati di noi, i due emisferi cerebrali, che si sono specializzati in funzionamenti specifici semi–indipendenti. Con imprecisione definiamo ora razionale l’emisfero sinistro, emozionale il destro. Di fatto le neuroscienze stanno precisando la complessità delle aree corticali, in cui sono localizzate le diverse funzioni. Qui ci accontentiamo di una spiegazione necessariamente approssimativa. Dallo schema dell’immagine sembra che fin qui abbiamo usufruito di due scelte alternative, entrambe inefficaci ed incomplete. Funzionare solo razionalmente, o solo emozionalmente. In modo solo maschile, o in modo solo femminile. Dedicare se stessi solo alla vita extra familiare, agli obiettivi lavorativi. O mettere come dominante esclusiva la vita familiare, le persone con cui siamo in relazione affettiva. La mente o il cuore? Noi stessi o gli altri? Qualcuno ha assunto una sola delle due modalità. Quasi tutti le viviamo entrambe in modo alterno, a seconda dei contesti.

Ma…quando in una attenzione maschile concentrata su di noi privilegiamo l’efficienza del buon soldato, abbiamo realmente imparato a vivere per noi? O stiamo sacrificando la nostra vita ancor di più della brava moglie–madre–compagna–figlia–amante? E quando ci ascoltiamo dentro, abbandonandoci ad emozioni distruttive, è vita quella che ci diamo? Gli atteggiamenti maschile e femminile in noi erano fuori equilibrio, perché isolati, nell’esclusione l’uno dell’altro.

L’uscita dal dilemma è NELL’INTEGRAZIONE dei due lati. Il maschile e il femminile dentro di noi si possono modulare in un funzionamento compartecipe: sento le mie emozioni, da uno spazio in cui le elaboro, contenendole in modo funzionale. Metto energia negli obiettivi pratici, tenendo costantemente aperta anche la finestra di attenzione alle persone con cui sono in relazione, per godere dell’interscambio comunicativo con loro.

Come specie umana evolviamo i nostri schemi di funzionamento, incrementando le aree di integrazione tra i due emisferi. Stiamo scoprendo come RIPROGRAMMARE I NOSTRI APPROCCI PERSONALI all’impegno pratico ed alla relazione affettiva.
Possiamo dedicarci agli adempimenti, ed allo stesso tempo dare energia ai nostri desideri e a quelli delle persone che amiamo insieme…Vivere: realizzare progetti concreti, comunicare dai sentimenti ed amare, tutto insieme, mai più o una cosa/o l’altra sia che siamo donne, o che siamo uomini!

Si può fare?

Progettazione del Convegno/Chiara Sozzi /Terapeuta delle Relazioni Familiari
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In famiglia, oggi

Una finestra sullo scenario quotidiano


Percorso di Preparazione al convegno Doc_3

Famiglia oggi: primordiale necessità biologica, cellula minima della società, catena invisibile, magico crogiolo di vita e d'amore?

E’ il nostro incipit al Convegno.
Intendiamo esplorare i diversi aspetti di questa realtà, per condividere esperienze e punti di vista, alla luce di ricerche e approfondimenti svolti da chi si dedica con professionalità al tema delle relazioni familiari
L'idea del progetto è di partire da un'osservazione onesta della nostra vita: le gioie, le esperienze e i dolori che ci provengono dalla famiglia d'origine e da quella attuale, nel corso di ogni giornata.

Nel blog vorremmo ora aprire insieme una FINESTRA su ciò che accade nelle nostre case ogni giorno. Scattano ‘ veli pietosi ’? Dall’esperienza di chi ha navigato nel lavoro interiore con persone immerse nelle relazioni familiari di ogni tipo, vi invito a fidarvi nell’alzare quel velo. Possiamo guardarvi sotto insieme? La promessa è che, qualsiasi cosa emerga, sapremo trovare una prospettiva di rivalutazione, e rilanciare UNO SGUARDO CHE VEDE OLTRE LE PRESE DI COSCIENZA FASTIDIOSE.
In verità la proposta fondamentale è di superare il tabù che vorrebbe mostrarci e farci mostrare la famiglia, la nostra famiglia, come qualcosa di perfetto. Assistiamo ad eventi di cronaca terrificanti. Ma tutti pensiamo che le cose brutte accadano solo ‘là fuori ’ , agli altri.
Ebbene abbiamo il coraggio di dire : non è vero, accadono anche a tutti noi!?

Il primo passo è legittimare in modo obbiettivo ciò che sperimentiamo come ‘poco nobile’. Frustrazione, ribellione, noia, fastidio, rabbia, odio, tristezza, dolore. Esiste anche tutto questo, perché no? Chi non urla in famiglia? Chi non si è mai chiuso in un distaccato ‘menefreghismo’? O in un vittimismo astioso?

Fa tutto parte della ricerca di appartenenza, vicinanza, comprensione, amore. Ciò che ci aspetteremmo da una famiglia, no? E sembra non possa mai esserci.
Se abbiamo il coraggio di riconoscere questi sentimenti negativi, presenti in noi e nelle persone con cui siamo in relazione, possiamo ACCOGLIERE le realtà da cui nascono. Non siamo mostri. Le relazioni familiari ancora nascono da premesse ben lontane da ciò che occorre per poterci relazionare in modo naturale e spontaneo in armonia. E NON E’ CERTO COLPA NOSTRA.
Il grande salto lo facciamo quando scopriamo cosa sia aprire il cuore a noi stessi e sentire, ma poi lasciar andare, il giudizio contro di noi. E, si , certo, anche nei confronti degli altri della famiglia. Ma , REGOLA D’ORO DEL CAMBIAMENTO, sforziamoci di fare per le persone della nostra famiglia, SOLO QUELLO CHE GIA ’ STIAMO FACENDO PER NOI STESSI. Altrimenti…dentro di noi, da qualche parte, ci arrabbiamo.

Ora la parola a noi, con i commenti, su ciò che sperimentiamo in famiglia. Se possibile, permettiamoci di parlare della nostra vera realtà. Che è fatta non solo di pattume (radici nella realtà ), né di soli voli pindarici (ali). Famiglia Oggi: radici e ali, insieme.
Bastano anche poche righe …

Chiara Sozzi

Terapeuta delle Relazioni Familiari
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Programma prima giornata_1

31 ottobre 2009 - mattino
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Io nelle relazioni d’amore

9:00 Registrazione dei partecipanti

9:30 Apertura del Convegno
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Carla G. Colotti - Organizzazione, Progettazione blog e Tutor.
Ass. Culturale Il Melangolo - Salò (Bs) www.ilmelangolo.org

Serena Melloni - Organizzazione, Progetto grafico e Tutor.
Vivere con Gioia - Puegnago del Garda (Bs)

D.ssa Chiara Sozzi - Pedagogista, Formatore Umano, Terapeuta delle Relazioni Familiari, Mind Shifting Trainer.
2013gate - Milano

Stefano Pace, PhD - Assistant Professor in Marketing & Consumer Behaviour.

Serena Melloni - D.ssa Storia moderna. Operatore Olistico www.viverecongioia.org

Alcune riflessioni economico culturali sui principali modelli di famiglia del nostro passato recente:il gioco dei ruoli e le regole che hanno plasmato le dinamiche familiari. Individuare i meccanismi nascosti che prendono il comando della mente offre la possibilità di operare scelte più consapevoli.

10:30 Coffee break e spazio comunicazione partecipanti/relatori

11:00 L’albero che torna a fiorire

Reading su un racconto di Hyemeyosts Storm

Barbara Favaro
- Scrittrice www.myb-site.it

Dalla saggezza di popoli nativi della Terra, gli indiani dell’America del nord, un racconto profetico ci indica un cambio di percezione, una direzione verso cui guardare per cercare la nostra completezza: dentro a noi stessi.


Dr. Giuliano Guerra - Medico, Psicoterapeuta, Specialista in psichiatria e psicologia medica. Promuove nella relazione terapeutica l’approccio della psicologia e psichiatria spirituale www.giuliogiulianoguerra.it
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Gli spazi interiori della persona e i diversi piani da cui possiamo aprirci alle relazioni. Il riequilibrio e l’integrazione interiore tra parte femminile e parte maschile, per costruire la nostra completezza. Le relazioni armoniche nella persona che ha sciolto i legami genitoriali e che ha percorso la linea evolutiva dalla coscienza del bambino a quella dell’adulto, fino alla coscienza del Sé Transpersonale. La regia del nostro inconscio e quella dei piani di consapevolezza, nel vivere le nostre relazioni d’amore.

12:15 Pausa pranzo e spazio comunicazione partecipanti/relatori

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Programma prima giornata_2

31 ottobre 2009 - primo pomeriggio
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Io nelle relazioni d'amore

14:15 La canzone dell’amore capovolto

Cantano: Ornella Vanoni (omonima) e Carla Fantoni

Vita di coppia : una via d’uscita tra bisogno di essere amati in modo totale e sfiducia in quello che riceviamo.

D.ssa Chiara Sozzi - Terapeuta delle Relazioni Familiari. Ha creato il Metodo Shifting di Coscienza per l’integrazione delle parti di sé - Milano www.2013gate.it

Perché l’innamoramento ci esalta e la relazione di coppia ci fa perdere quota? Cosa ci ha guidati nel cercare l’amore? La matrice di polarizzazione ha deciso come farci percepire la realtà: una prospettiva di separazione o contrapposizione. Potevamo credere all’unione solo attraverso la perdita od il conflitto. Una convinzione nascosta ci ha privati dell’integrità, capovolgendo in noi la prospettiva dell’amore. Cercavamo fuori, o sopra, ciò che già vive in noi, dentro…E adesso?

15:00 Laboratorio : sentimenti, evocazioni sull’amore
Reading, e Tecniche di Scrittura Creativa

Barbara Favaro - Scrittrice, Sceneggiatrice, cura il Progetto di Scrittura Creativa Neverland - Salò (BS) www.myb-site.it

16:00 Coffee break e spazio comunicazione partecipanti/relatori

16:30 L’ unione d’amore tra il maschile e il femminile archetipici - divini nei fatti oscurati della storia e nella coscienza

GianMarco Bragadin - Editore di Melchisedek Edizioni, Autore di numerosi libri di saggezza e di ricerca esoterica - Milano www.melchisedek.it

Anna Maria Bona - Scrittrice di libri per sensibilizzare al risveglio della consapevolezza. Ha focalizzato il suo lavoro sullo studio delle energie sottili e delle verità occultate - Bagni di Lucca (LU) www.associazioneomsairam.it

Cosa succede se vengono individuate testimonianze dissonanti con alcune verità storiche che ci erano state imposte? Cosa cambia nella nostra Coscienza , se scopriamo che una donna come Maddalena di Magdala è stata occultata dalla storia per cancellarne l’identità di compagna dell’uomo riconosciuto come il Cristo? Come si rifletterebbe ora questa nuova visione nella nostra coscienza, che in passato era allineata all’imprinting di separazione tra maschile e femminile?

18:00 Relax e spazio comunicazione partecipanti/relatori
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Programma prima giornata_3

31 ottobre 2009 - secondo pomeriggio e sera
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Io nelle relazioni d'amore
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TERZA PARTE: APERTURA A PROSPETTIVE PIU’ AMPIE

18:00 Sessualità e unione intima: una via di crescita, di gioia e d’amore

Monica Antonioli - Formatore Umano. Ha creato la Scuola dell’Opera e del Servizio, per leader di Crescita Personale. Studiosa di simbologia archetipica (il complesso dei 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi) - Sesto Calende (VA) www.laviadicasa.org

Cosa è successo alla nostra sessualità? Sperimentiamo eccessi come la dipendenza sessuale o, al contrario, la presunta superiorità della mente o dello spirito rispetto al corpo . Ci siamo sconnessi dal piacere che nasce in modo naturale. La coppia ha oggi a disposizione strumenti per una crescita ‘a due ’ , che fa ritrovare i sani istinti naturali . Ciò porta a percepire l’unione sessuale come veicolo di un amore adulto, grande, che tutti cerchiamo.

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18:45 Alle radici delle storie d’amore … la vita

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Marina Traversi - Operatore Olistico, diplomata Process Acopressure Italia - Salò (BS) www.dalleradicincontroallavita.com

Trovare il senso della relazione di coppia , vivere la famiglia come cammino spirituale dell’Anima alla ricerca dell’Unità. Nell’integrità di Corpo, Mente, Anima, Spirito, possiamo vivere le infinite possibilità dell’Amore, che per agire ha bisogno di noi , di tutto ciò che siamo ora e che siamo stati nelle generazioni che ci hanno preceduto.

19:30 Pausa cena e spazio comunicazione partecipanti/relatori

SPETTACOLO TEATRALE

Vorrei tentare il mare
Reading con testi prodotti dai partecipanti al laboratorio

a cura di Barbara Favaro - Canzoni a cura di Chiara Sozzi, cantate da Ornella Vanoni (omonima), Luisella Laberenti, Carla Fantoni

Danzarcana: l'Amore all'origine dell'Amore
Spettacolo di Teatro Vivencial

con la Compagnia degli Zelattori - Regia di Monica Antonioli

I primi Arcani Maggiori dei Tarocchi raccontano l'inizio della più Grande Storia d'Amore. Quella con L'Amore...

23:30 Pernottamento in abbazia

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Programma seconda giornata_1

01 novembre 2009 - mattino
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Scarica Pdf
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Noi figli - Noi genitori


PRIMA PARTE: LA FAMIGLIA FABBRICA E LABORATORIO DI PARTECIPAZIONE
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9:30 Apertura della giornata

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Carla G. Colotti e Serena Melloni - Organizzazione

www.ilmelangolo.org

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Chiara Sozzi e Stefano Pace - Progettazione

9:45 La serenità della famiglia dopo la separazione dei genitori: un’esperienza di donna e madre

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Dr.ssa Colette Shama - Medico olistico, Specialista in Pediatria - Milano

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Non c’è una ricetta per tenere l’integrità della famiglia quando subentra la separazione dei genitori. Una donna, un uomo, può imparare ad accogliere il dolore del fallimento. Può arrivare a credere ancora nella relazione e nella famiglia. Può liberare la forza in grado di mantenere per sé e per i figli la serenità che derivava dall’amore di una coppia che si è amata. Da una separazione può scaturire anche la possibilità di una famiglia bella e sana, anche se divisa.

10.30 Coffee break e spazio comunicazione partecipanti/relatori

10:45 Spazio comunicazione: "Iniziare nella Gioia per dialogare con l’anima: Acqua, neonati e genitori" - Proiezione del Video “Acqua Maestra di Vita”

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Patrizia Panizza - Vocational Educator - Associazione Consapevolmente - Brescia www.consapevolmente.info

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L’acqua come elemento di mediazione educativa nel periodo di armonizzazione e crescita 0-2 anni.

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11:00 One - canzone composta e cantata da Francesca Caruso

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Francesca Caruso - Cantautrice, si è formata con il Metodo funzionale della voce di Gisela Rohmert. Compone sia testi che musica delle sue canzoni - Milano

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La chiave di intesa nella comunicazione: codici per sciogliere la contrapposizione tra figli e genitori

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D.ssa Chiara Sozzi - Pedagogista, Terapeuta delle Relazioni Familiari - Milano www.2013gate.it

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L’impossibilità di intesa tra genitori e figli si è fondata su una chiave errata: la relazione gerarchica. Stiamo sperimentando la possibilità di attivare codici di comunicazione che uniscono adulti - ragazzi - bambini, attraverso l’ascolto delle emozioni, delle intuizioni creative e la partecipazione empatica alle esperienze reciproche. I problemi di comunicazione evidenziano che non abbiamo ancora riconosciuto le risorse dei ragazzi.

11.45 Mama cry! , La canzone del cerchio - cantate da Francesca Caruso

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Gioco - Laboratorio di comunicazione noi figli/noi genitori

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a cura di Rita Bochicchio - Gazzella Mimosa, Susanna Memè - Iride Pistacchio, Chiara Sozzi

12:30 Pausa pranzo e spazio comunicazione partecipanti /relatori

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Programma seconda giornata_2

01 novembre 2009 - primo pomeriggio
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Noi figli - Noi genitori

14.00 Song for Gabriel - cantata da Francesca Caruso

Famiglia: matrice d'amore

Cristiana Vignoli - Scrittrice, Sceneggiatrice, Regista. Ha ideato il metodo Spian Meco, per integrare le parti fisiche ed energetiche - Moggio Udinese (UD) www.angolodiparadiso.it

L’amore dei genitori è una vibrazione che si imprime nelle cellule, nei pensieri, nel Dna dei figli. Trasmettere questo amore è possibile sia che i genitori stiano insieme, sia che vivano separati. Ora sarebbe possibile portare l’amore di noi figli – di noi genitori al rispetto del libero arbitrio. Si può arrivare a sentir fluire l’amore dentro di noi, indipendentemente dal comportamento dell’altro. Si possono imparare dei giochi che aiutano a trovare e mantenere la vibrazione di gioia nella vita in famiglia .

Il seme - cantata da Francesca Caruso

Gli occhi dei bambini, porte per un paradigma di vita che è già dentro di noi. Le generazioni indaco, cristallo ….

Cristina Garavaglia - Autrice per Anima Edizioni, Ricercatrice spirituale sui bambini, la gestazione, la vita che si forma e rinasce - Legnano (MI)

L’evoluzione dell’umanità passa attraverso ogni nuovo nascita. Ogni bambino è il frammento di una prospettiva di vita che si sta delineando. Nei loro comportamenti, nelle loro parole, troviamo l’indicazione per come lasciar andare i nostri schemi di pensiero. I bambini di oggi, quelli che noi siamo stati ed ancora siamo, sono figure archetipe che ci spingono individualmente e collettivamente verso il cambiamento.

SECONDA PARTE: CREARE RETI DI FAMIGLIE

15.00 In quanti modi si può uscire dall’isolamento nell’educazione dei figli? Un’esperienza di campo educativo unito e di scuola gestita dai genitori.

Rita Bochicchio (Gazzella Mimosa) - Counselor in psicosintesi educativa, Responsabile dell’Associazione Damanhur Education e della Scuola di Damanhur - Baldissero Canavese (TO)

Dr.ssa Susanna Memè (Iride Pistacchio) - Psicologa , Artista, Responsabile del Dipartimento Educazione di Damanhur www.damanhur.it

L’Educazione intenzionale: che obiettivi si possono raggiungere creando un campo educativo unito tra famiglie e tra famiglie e scuola . Cosa spinge un genitore a cercare altri genitori. Le molteplici esperienze di aggregazione già in atto. Come il ‘fare comunità ’, cioè inserirsi attivamente nei processi sociali, economici, politici, culturali, della propria realtà, aumenta la capacità di modificare la realtà. Il modello del ‘Programma in atto ’ nella Comunità Intenzionale di Damanhur.
16.30 Coffee break e spazio comunicazione partecipanti/relatori

Programma seconda giornata_3

01 novembre 2009 - secondo pomeriggio
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Noi figli - Noi genitori

17.00 Il coraggio e la responsabilità interiore di genitori che decidono di dar vita ad un progetto scolastico condiviso

Prabhat Eusebio - Editore della Casa editrice Bambini Nuovi per l’uomo futuro, impegnato nella ricerca degli strumenti per la progettazione pedagogica di scuole-famiglia - Orbassano (TO) www.bambininuovi.com

Un campo educativo efficace si fonda sulla consapevolezza di genitori che lasciano le maschere dei condizionamenti educativi e sociali. Esplorare e trasformare il rapporto con le proprie emozioni e con il corpo è il valore aggiunto che permette di creare un ambiente di crescita sano, in cui la libertà è innanzitutto della mente. Con le nozioni burocratiche e legislative necessarie, sarà possibile trasformare il sogno educativo di un gruppo di genitori, nella realizzazione pratica di un progetto di scuola-famiglia.

17:45 Continuità del lavoro del Convegno:

Prosecuzione del Progetto famiglia Oggi: Lavoro in rete sulla Famiglia nel blog

Chiara Sozzi, Stefano Pace
Carla G. Colotti, Serena Melloni

Partecipanti, relatori, figure professionali possono dar vita ad una progettazione congiunta. Il blog continua ad essere lo spazio di connessione della Community che è stata creata dal convegno, con la pubblicazione delle relazioni e delle elaborazioni e commenti di tutti coloro che hanno partecipato al convegno.

Appuntamenti e opportunità di esperienze di scambio e di stage formativi in prosecuzione dell’esperienza del convegno

Carla G. Colotti - Ass. Culturale Il Melangolo www.ilmelangolo.org

Progetto Editoriale ‘Famiglia Oggi‘

Chiara Sozzi e Prabhat Eusebio

Aperto ai relatori, alle figure professionali, agli editori, a coloro che desiderano collaborare.
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18.00 Ringraziamenti e conclusione
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giovedì 13 agosto 2009

Metodologia Convegno


Un nuovo format di convegno?

Vorremmo dare al convegno un FORMAT INNOVATIVO che sentiamo più coerente con lo spirito di integrazione ed unità, che sta improntando sempre più la nostra missione comune. Come mandare meglio la nota di unificazione, se non vivendo , noi relatori / editori / sostenitori, l’esperienza del Convegno stesso su un piano di interconnessione?

Trattandosi di un Convegno sulla Famiglia, a maggior ragione sentiamo che il primo messaggio verrebbe veicolato dall’ essere noi, insieme, nel tempo del convegno, e se possibile già da ora in fase di preparazione, ‘una famiglia ’, così come sentiamo vitale esserlo in questo momento. Un gruppo che collabora all’interno, e un team che sta in ascolto dei partecipanti, e interagisce con loro.

Nel relazionarci tra noi, o con i partecipanti, vorremmo non pararci dietro a quello che ‘sappiamo’ o che possiamo ‘insegnare’ agli altri . Siamo innanzitutto noi, con i nostri limiti, comuni a quelli degli altri. Relatori o partecipanti. Siamo tutti in gioco con gli stessi limiti, le stesse prove. Chi è un pochino ‘più avanti ’ nel cammino ne è semplicemente più consapevole.

Possiamo formare un team unito, se dare vita a progetti integrati è uno degli obiettivi che desideriamo realizzare in questo momento. Ci interessa ritrovare la nostra ricerca personale in un quadro più completo, capace di integrare il nostro apporto con quelli degli altri?

Cosa chiediamo operativamente ai relatori?

Adeguare i contenuti del proprio apporto, in modo che si radichino meglio nelle esigenze manifestate dai partecipanti ….

...e cosa chiediamo agli iscritti, ai nostri partecipanti?

In questo quadro, gli iscritti - gli altri membri della famiglia - non sono meri ricettori di messaggi forniti dai relatori. Sono invece coinvolti direttamente in due modi:

- Forniscono contributi
Il blog intende essere una piattaforma che stimoli il partecipante a discutere con gli altri iscritti le problematiche e i temi della famiglia oggi. Sono contributi preziosi per impostare correttamente i temi del convegno e per entrare in risonanza col linguaggio usato dai partecipanti.

- Si preparano al convegno
Troppe volte l’iscritto a un convegno siede lì, solo col corpo, mentre la mente osserva distrattamente ciò che gli viene offerto. Una distrazione stanca che si trasforma in assenza. Con temi rilevanti come quello del convegno, un partecipante che fosse mero e silenzioso spettatore sarebbe una persona che perde un’occasione preziosa per sé. Far partecipare significa tuttavia motivare e preparare. A tal fine, il blog del convegno rappresenta... il vero inizio del convegno. Lì agli iscritti si chiederà di impegnarsi, di leggere, di svolgere “esercizi” che siano di preparazione all’incontro. Non si tratta di un percorso a ostacoli o di un curriculum da completare, bensì tappe semplici e accessibili di avvicinamento al convegno. Esercizi che mettano l’iscritto nella condizione di capire lo spirito del convegno, di fare una presa di coscienza e di essere un partecipante motivato, aperto e preparato per quanto si discuterà nell’incontro autunnale.
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La Mission del Convegno



Il Convegno “Famiglia Oggi: radici e ali” nasce con l'intento di EVIDENZIARE LA SITUAZIONE ATTUALE DELLA FAMIGLIA, per prendere forza dalle nostre radici e lasciarci trasportare dalle nostre ali verso una PROSPETTIVA CHE RISPONDA MEGLIO ALLE NOSTRE ASPETTATIVE.
Desideriamo AGGREGARE RISORSE , mettendoci innanzitutto in contatto tra di noi come persone, con la ricchezza di ciò che stiamo vivendo individualmente, indipendentemente dall’essere partecipanti o relatori.
Intendiamo COINVOLGERE FIGURE PROFESSIONALI DI DIVERSE DISCIPLINE ed aree di competenza e ricerca, che si stanno occupando di situazioni familiari, di coppia, di adolescenti e bambini, seppur con prospettive diverse, o diversi linguaggi.

Parteciperanno al convegno editori, scrittori, pubblicisti, associazioni, aziende che si occupano del tema della famiglia e di possibili evoluzioni del suo MODELLO SOCIALE.
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Di cosa si tratta

Un Convegno con prospettiva olistica dedicato ai temi della Famiglia

Un Blog che integra, precede e segue il Convegno

Un’offerta di collaborazione e proposta di Patrocini di Enti pubblici ed Associazioni nazionali e collaborazioni con sponsor privati sensibili alle tematiche della famiglia

Quando

31 ottobre – 1 novembre 2009

Dove

Abbazia di Maguzzano, Lonato del Garda (Brescia), con diffusione dell’evento sul territorio di: Lombardia (Brescia, Milano, Varese, Legnano) – Piemonte ( Torino, Ivrea) Friuli ( Udine)

Numerosi siti collegati

Presentazione ad Eventi fieristici a Bologna (S.a.n.a. 10/13 sett.) e Roma ( Festival ‘La città olistica’ 12/13 sett.)

Case editrici con distribuzione nazionale (Macro Edizioni con Bambini Nuovi e Stazione Celeste – Melchisedek Edizioni – Edizioni Alice)

Chi siamo

Partecipanti / Figure professionali / Editori ed autori - 200 persone circa

Organizzatori

Carla G. Colotti – Il Melangolo

Serena Melloni – Vivere con Gioia

Chiara Sozzi – 2013Gate

Stefano Pace, PhD (Università Bocconi, collabora alla progettazione a titolo di ricerca personale sulle comunità Web)
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martedì 11 agosto 2009

Famiglia oggi viene con te in vacanza

Percorso di Preparazione al Convegno Doc_2
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E’ incominciato il movimento comune nel Percorso di Preparazione al Convegno di Famiglia Oggi.

Non sono ancora entrati in gioco tutti gli iscritti. Alcuni sono in vacanza, senza computer o possibilità di connessione. Altri forse sono ancora un po’ dormienti rispetto al senso di condividere un movimento comune, o non si sono orientati nel modo di in cui è possibile farlo praticamente. Alcuni forse, non conoscendo il valore degli arcani dei tarocchi, non sono (ancora) stati affascinati dal guardarvi dentro come in uno specchio.
Intanto gli archetipi hanno incominciato ad agire. I primi commenti sono arrivati, testimoniandolo.
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Cosa sta emergendo:
Per ognuno di noi che si mette in ascolto di se stesso sulle relazioni familiari, la guida dell’archetipo – specchio fa scaturire una RICAPITOLAZIONE su ciò che abbiamo trovato entrando in questa vita da FIGLI.
Tutto quello che ci accade dal momento in cui abbiamo aderito all’invito di Famiglia Oggi, ci porta una consapevolezza unificante.

Comunicare i nostri sentimenti
Mi attrae la comunicazione attraverso lo spazio aperto del blog ? No, anche se protetto dall’anonimato, ho la sensazione che qualcuno possa invadere il mondo nascosto dei miei sentimenti. In famiglia mi sono sempre nascosto dietro una facciata. Mi sono mostrato come
mi volevano vedere, per non avere rogne. Ho tirato su una maschera bianca di impenetrabilità. Ho indossato un vestitino di carta , che potevo cambiare all’infinito, secondo le esigenze. Ho mostrato di me solo il contrario di quello che volevano. Per fargliela pagare.
Il problema non è comunicare attraverso il blog. Il punto è sapere cosa sento veramente, chi lo sa ? Ho perso il filo diretto con i miei sentimenti veri, ammesso che io l’abbia mai avuto.
Il punto è che non ho mai fatto salire le mie emozioni su, fino alla gola, da dove avrebbero potuto diventare parole per comunicare con i miei genitori. Ho sempre solo vissuto le mie emozioni con gesti di scarico, di nascosto, in camera mia. E nessuno si è mai sognato di venire a vedere cosa succedeva ….
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Questo è un assaggio del Documento2 del Percorso di preparazione che verrà inviato a chi ha deciso di dare la sua adesione al Convegno dal 22 giugno in avanti. Le iscrizioni continuano ad arrivare e, ad oggi, siamo in 19.

E per chi non si è ancora iscritto?
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Niente paura, il percorso è modulare, per cui si può entrare in corsa in qualsiasi momento!
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A presto, col prossimo esercizio…
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Chiara Sozzi ( 61 anni - radici) e Stefano Pace ( 35 anni - ali)
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Due giornate a tema

SABATO 31 OTTOBRE 2009

Area tematica:

Io nelle relazioni d'amore


Per guardare insieme a come viviamo con noi stessi, con gli altri. Su che basi incomplete di consapevolezze comuni abbiamo dovuto faticosamente costruire la nostra autonomia, o le relazioni di coppia. E l’abbiamo fatto con coraggio , meravigliosamente, al meglio che potevamo ! Per ricevere una ispirazione su come possiamo ritrovare la completezza di un’energia femminile e un’energia maschile integrate dentro di noi. E come vivere una sessualità libera da pesantezza , che dà piacere e gioia insieme.
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DOMENICA 1 NOVEMBRE 2009

Area tematica:

Noi figli - noi genitori

Per percorrere insieme la nostra storia di figli che non hanno ancora potuto diventare del tutto adulti, liberi dei legami con i genitori.
Per sorridere di come a volte siamo stati lo stesso tipo di genitori per noi stessi e per i bambini , e intuire come possiamo trasformare la famiglia in una matrice di amore.
Per cercare insieme chiavi e codici per comunicare con gli adolescenti ed i bambini , e per aiutarli a superare la prova delle sempre più frequenti separazioni che sembrano rompere irrimediabilmente le famiglie. E per scoprire le numerose esperienze ed opportunità concrete di forme di collaborazione e scambio tra genitori, per trasformare l’isolamento in forza di realizzazione.
PRIMA PARTE : LA FAMIGLIA FABBRICA E LABORATORIO DI PARTECIPAZIONE

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Un Convegno a 360°...anche per chi si sta separando - è single - non ha figli



FAMIGLIA OGGI vuole diventare un Convegno che si apre a 360° sulla realtà di chiunque in questo momento senta il richiamo verso una Realtà di Famiglia che dia senso di appartenenza, sicurezza, continuità, senza farci pagare i prezzi pesanti del passato.

E’ , nel suo scopo più ovvio, per i genitori che stanno crescendo dei figli.- o, a maggior ragione, genitori che si stanno separando!

Per coppie che desiderano avere dei figli. - Per coppie che non sanno se mai desidereranno avere figli, o che non possono, od escludono di averne.
Per coppie insieme da tempo, o che si stanno mettendo insieme, o che si stanno
separando!

Non importa se si è, in questo momento, o da sempre, single.

Non importa se non si hanno mai avuto figli.

Famiglia Oggi prova a rivolgersi a tutti, individuando ciò che tutti abbiamo in comune nel vivere l’amore , le relazioni di amore, le relazioni di coppia o genitoriali, che radicano la famiglia.

Può rivolgersi a tutti perché, come base comune, tutti abbiamo ancora da imparare la RELAZIONE CON NOI STESSI , come andare oltre le fissazioni create nei legami con i genitori, che ancora oggi ci portano a scegliere se vivere o no una relazione di coppia, o che qualità di relazione vivere.

E, ancora più in fondo, c’è la convinzione che tutti inconsapevolmente condividiamo sulle condizioni alle quali dovevamo sottostare per avere l’amore, e il tipo di amore che è ora possibile ricevere.


Il suo sottotitolo, IL SACRO AMORE QUOTIDIANO, ci orienta a trovare, in un consenso creato insieme, che c’è un amore semplice che può realmente essere vissuto nella realtà di ogni giorno in famiglia, e che questo amore rende vere e infinitamente preziose le relazioni di famiglia.

E' un convegno interessante per le donne, per gli uomini , per chi vuole ispirarsi a diventare un ‘figlio’ completamente adulto e libero, o per chi ha voglia di entrare in un movimento di scambio e collaborazione tra genitori per creare nuove opportunità, che risolvano il bisogno di non sentirsi più isolati....

C'è qualcuno che non prenderebbe energia da questo convegno e che può sentirsi non coinvolto a costruire un consenso condiviso su come desideriamo trasformare la Famiglia Oggi?
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lunedì 3 agosto 2009

4 Specchi per vedere oltre il confine


Il convegno Famiglia Oggi vuole integrare gli apporti da discipline tradizionali che si occupano delle relazioni familiari (psicologia, pedagogia, sociologia, psichiatria, sessuologia etc.) con gli ampliamenti di prospettive che esplorano gli archetipi dell’inconscio e del superconscio collettivi, in chiave transpersonale.


Perché ? Nel corso della nostra attività professionale di terapeuti, e nei vissuti personali di Crescita Interiore, abbiamo ripetutamente osservato, verificato, su di noi e su un numero elevato di sperimentatori, un modo particolare in cui avviene un passo fondamentale nel superamento dei nostri blocchi percettivi . Quando si incomincia a percepire un limite o una difficoltà nella sua portata oggettiva, la nostra realtà personale viene come ‘portata’ fuori di noi. Allora riusciamo a guardare a ciò che sperimentiamo da uno spazio di noi che vede il vissuto ‘da fuori ’, e siamo già usciti dal nostro blocco. A quel punto ci troviamo in un piano di visione che è cosciente delle dinamiche presenti in noi. Ci accorgiamo che quella realtà non è NOI. Noi non siamo solo l’io chiuso in quel limite. Siamo di più. Abbiamo risorse in più, da cui possiamo agire sull’area ristretta che soffre dell’impotenza, e mettere in moto la trasformazione. Tanto più grande è la portata della realtà di cui ci cogliamo come parte , di quanta più energia disponiamo per il nostro cambiamento.


Nell’area della ricerca olistica, psicologica ( psicosintesi) e psicoanalitica ( da Jung in poi) si sono dati più nomi alle realtà che vanno oltre l’esperienza dell’individuo. Archetipi, realtà universali, realtà divine, piani collettivi, realtà transpersonali. Gli archetipi sono specchi su una realtà di noi allargata. Ci mostrano un ‘me stesso’ che va oltre l’esperienza del quotidiano. Pescano nella nostra dimensione transpersonale – spirituale- universale. Ci portano in quella parte di noi che ci ‘perdiamo’ nella superficialità della vita ‘normale’. Per questo ci attraggono così tanto. Ci aprono le porte del mistero a cui sentiamo di appartenere.


Già nel lontano passato, serie di archetipi erano strutturati in GIOCHI: un modo per portarci ad interagire con loro con la mente aperta, e farci imparare leggi oggettive importanti. Il gioco degli scacchi è uno di essi, come il gioco delle carte, in origine un ‘gioco che faceva muovere nei cicli della vita ’. Ultimamente si stanno moltiplicando gli strumenti che ci portano ad incontrare realtà archetipiche : animali di medicina, fiori di Bach, angeli, semi stellari, energie universali etc. organizzati in CARTE con cui possiamo interagire.


La serie di ‘carte’, più antica è quella dei Tarocchi. Nel libro Le Mond Primitif , pubblicato nel 1781, Court De Gobelin fa risalire le prime 22 carte degli Arcani Maggiori all’antico Libro di Toth egizio . Toth visse nell’antico Egitto come persona di infinita saggezza. Re, sacerdote, scienziato. A lui si devono molteplici passi evolutivi, come la creazione del linguaggio e l’invenzione della scrittura: i geroglifici. I geroglifici sono il primo alfabeto della Terra. Non è solo un sistema di comunicazione : è la concatenazione di piani di realtà, in un universo mistico. Le lettere sono la trasposizione in suono ed immagine degli dei stessi , delle idee all’origine della realtà. I tarocchi sarebbero così le pagine della filosofia mistica degli antichi egizi, che raccontano i movimenti del ciclo della vita universale, in cui si rispecchiano le vite individuali.


Per tutto questo, L’11 luglio abbiamo estratto quattro carte degli Arcani Maggiori dei Tarocchi, sulle persone del team che prepara il convegno. Questi archetipi sono così diventati quattro specchi sulla Vita della Famiglia, che definiscono ed ispirano la ricerca di Famiglia Oggi.


Nell’ordine si sono presentati :


Le stelle **** L’appeso **** La ruota della fortuna **** L’eremita

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Un convegno sotto il segno delle STELLE


La prima carta estratta per il convegno è stato l’archetipo Le Stelle , catalizzato da me, Chiara Sozzi del team di Progettazione di Famiglia Oggi.

Una fanciulla nuda, appoggiata con un ginocchio a terra presso uno specchio d’acqua, versa l’acqua della vita da due vasi. Il suo volto esprime appagamento e fiducia. Sopra la sua testa campeggia una enorme stella d’oro splendente, pulsante di energia cosmica. La stella dell’Amore è circondata da sette stelle minori che brillano sulla terra : le luci della speranza. La circondano fiori, simbolo dello sbocciare di nuova vita e di future promesse. Un uccello sta per spiccare il volo: è il sacro ibis del pensiero, pronto a librarsi verso il sogno di possibilità nuove.

La donna, che vive nella gioventù della vita, si è recata all’acqua, a ricordare il sentiero della non resistenza personale, foriero di uno spalancamento alla trasformazione. Diventata così ancella della vita, smuove per lei, la vita, nuove idee, e versa la vitalità dei concetti del futuro nei pensieri del passato.

Come sento questa carta per il convegno

La prima sensazione è stata di gioia. Questo convegno può portare speranza alle difficoltà che viviamo nella Famiglia Oggi. Potrà avviare una iniziale fiducia in ciò che possiamo smuovere, costruendo uno spazio di consapevolezze comuni e di consenso.

E mi ha immediatamente riportata ad una indimenticabile sensazione di grazia, che ho sperimentato diciannove anni fa.

Ho partecipato ad una esperienza shamanica per alleggerire l'identificazione con le convinzioni su cui avevamo fondato la nostra vita. Andando in natura, avremmo interrogato le vita sulle scelte immediate da compiere, in modo da rilasciare il passato ed entrare nel nostro futuro.

Ci era stato spiegato come raccogliere messaggi dai sincronismi, rivolgendoci alle quattro direzioni. Ho interrogato la vita sul mio passato e sul mio futuro. Arrivata al nord ovest, il posto del Karma, ho erroneamente dialogato con me stessa come fosse il nord est, il posto delle nuove scelte di vita. Ho realizzato l’errore solo quando mi sono seduta di fronte al nord est. Mi sono sentita confusa, un po' destabilizzata. L’intensa esperienza di dialogo con i suoni, i fruscii, con le sensazioni interne e con le mie emozioni, il cambiare della luce e il sorgere di una gigantesca luna rossa, che mi portavano le risposte della ruota delle quattro direzioni, mi hanno portata oltre l’errore.

A esperienza conclusa era già notte fonda. Ovunque c’era silenzio profondo, evidenziato da sommessi richiami della civetta in lontananza. Non avevo memorizzato il percorso nel bosco, ma i miei piedi sembrava sapessero trovare da soli la direzione. Soprattutto il mio corpo sapeva dove passare, per non essere graffiato e punto dall’intrico dei gineprai, e dai rami spinosi a terra. Era leggero, fuso con la natura che attraversavo. Ho raggiunto la radura senza un solo graffio. Nell’attraversare il campo spinoso sono stata salutata da cinque stelle cadenti, che in successione hanno tracciato le loro scie, nel cielo puntellato sopra la mia testa. Ho sentito che non avrei mai avuto nulla da temere nel mio futuro. La vita era con me e mi benediceva.

Il giorno dopo lo shamano che guidava il gruppo, ha riso della mia convinzione di aver fatto un errore scambiando le posizioni del nord est con il nord ovest. Lasciato il controllo della mente, avevo percepito che IL NORD EST – IL DHARMA DELLA NUOVA DIREZIONE tracciata dai maestri di vita – IL FUTURO, era entrato nel NORD OVEST, l’esperienza della sofferenza per i nostri limiti, IL KARMA, IL PASSATO. Il futuro era, è, già entrato nella sofferenza del passato .

Regalo questa magica sensazione che tutto sia possibile a chi, come me, vede e sente i numerosi gineprai ed i rami spinosi delle relazioni familiari. E’ possibile che tutto cambi in meglio in modo imprevedibile, se solo sappiamo diventare trasparenti alle convinzioni del passato, nascoste in noi in qualche angolo a darci paura, sfiducia. Possiamo scoprire come si fa a lasciare che dalle nostre mani passi da sé la vita, e solo la vita, così, per come si presenta, osservandola con occhi pieni di meraviglia, come a volte ci capita, quando riusciamo a sospendere il giudizio.

Il lavoro personale con lo specchio dell’Arcano

L’archetipo delle Stelle focalizza la storia personale di ognuno di noi intorno alla polarità del vivere con grazia, nella percezione che tutto sia grazia / vivere con la sensazione che tutto sia stato, e possa a tratti essere una frustrazione. La vita è navigare sulle onde emozionali che ci portano su, nel sentirci felici, esaltati. O giù nell’ abbruttimento, nell’angoscia, nella rabbia contro la vita.

Da questa carta per me è emerso, come RICAPITOLAZIONE del lavoro interiore, il ricordo centrale di una frase e di un oggetto, che vengono dall’infanzia. Riassumono la prova che ho scelto di affrontare e risolvere con questa immersione nella matrice umana.

‘Te se la mia disgrassia' ( In dialetto milanese: SEI LA MIA DISGRAZIA)
Un battipanni di vimini.

Mia madre urlava queste parole picchiandomi.
Io sapevo, fin da bambina di cinque anni, nei lontani anni ’50, che la famiglia, la madre, la vita, avrebbero dovuto essere amore, e solo amore, e per proteggermi avevo deciso che quella non era mia madre , quella non era la mia famiglia, quella non era la mia vita, quello non era l’amore. Porgo questo specchio, perché so che è, in qualche modo, la storia di tutti noi.

Quel veleno era ancora nascosto in me quando ho dato la vita a mia figlia. Ero certa che sarei stata completamente diversa, e che avrei dato a lei quello che non mi era stato dato. Ho invece fatto gli stessi danni, in modo ancor più penetrante. So che anche lei è stata pervasa dalla stessa sofferenza e dalle stesse convinzioni su sua madre, sulla famiglia, sulla vita, sull’amore. E riconoscere nel suo specchio fatto di carne ed emozioni la stessa sofferenza, questa volta provocata da me, è stato ancor più duro da reggere.

Ora entrambe stiamo uscendo da quel tunnel di vittimismo, dolore, sfiducia. Ci vogliamo molto bene. Ci capiamo. Ci sosteniamo vicendevolmente da qualsiasi invalidazione di altri. Ci soccorriamo quando sentiamo l’altra boccheggiare per mancanza di amore. Stiamo camminando insieme nella vita. So che mi ha capita e perdonata, come io ho capito e perdonato me stessa. Come ho capito e perdonato mia madre. Come spero che anche mia madre, morta 38 anni fa, abbia avuto modo di perdonarsi e perdonarmi per il mio non aver saputo amarla.

E di mia madre integro così anche il ricordo felice, di quando il mattino mi invitava nel lettone. Quando il papà e i quattro fratelli maggiori erano usciti, cantava , ed io insieme a lei, le canzoni piene di sentimento per Maria, la Madre sua e mia che, seduta sulle nuvole del cielo nel quadro sopra il letto, non era schiacciata dal peso della matrice umana. A lei non capitava di sentirsi tradita dall’egoismo dei suoi figli, non trasformava il suo dolore in rabbia, non urlava ‘te se la mia disgrassia ( come quasi certamente anche mia madre si era sentita dire), e non picchiava. E ciò che desidero per me, per mia figlia e per mia madre è che possiamo amare noi stesse , in tutte le nostre versioni: di grazia, e di disgrazia. Questa sarebbe la soluzione finale. Lo stato di grazia definitivo raggiunto attraverso il cammino umano, che le carte dei Tarocchi raccontano.

Progettazione/Chiara Sozzi

Dr.ssa Chiara Sozzi
Pedagogista, Formatore Umano, Terapeuta delle Relazioni Familiari,
Ideatrice del Metodo Shifting di Coscienza – per l’integrazione e l’evoluzione personale attraverso i cambi di percezione
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