martedì 11 agosto 2009

Famiglia oggi viene con te in vacanza

Percorso di Preparazione al Convegno Doc_2
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E’ incominciato il movimento comune nel Percorso di Preparazione al Convegno di Famiglia Oggi.

Non sono ancora entrati in gioco tutti gli iscritti. Alcuni sono in vacanza, senza computer o possibilità di connessione. Altri forse sono ancora un po’ dormienti rispetto al senso di condividere un movimento comune, o non si sono orientati nel modo di in cui è possibile farlo praticamente. Alcuni forse, non conoscendo il valore degli arcani dei tarocchi, non sono (ancora) stati affascinati dal guardarvi dentro come in uno specchio.
Intanto gli archetipi hanno incominciato ad agire. I primi commenti sono arrivati, testimoniandolo.
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Cosa sta emergendo:
Per ognuno di noi che si mette in ascolto di se stesso sulle relazioni familiari, la guida dell’archetipo – specchio fa scaturire una RICAPITOLAZIONE su ciò che abbiamo trovato entrando in questa vita da FIGLI.
Tutto quello che ci accade dal momento in cui abbiamo aderito all’invito di Famiglia Oggi, ci porta una consapevolezza unificante.

Comunicare i nostri sentimenti
Mi attrae la comunicazione attraverso lo spazio aperto del blog ? No, anche se protetto dall’anonimato, ho la sensazione che qualcuno possa invadere il mondo nascosto dei miei sentimenti. In famiglia mi sono sempre nascosto dietro una facciata. Mi sono mostrato come
mi volevano vedere, per non avere rogne. Ho tirato su una maschera bianca di impenetrabilità. Ho indossato un vestitino di carta , che potevo cambiare all’infinito, secondo le esigenze. Ho mostrato di me solo il contrario di quello che volevano. Per fargliela pagare.
Il problema non è comunicare attraverso il blog. Il punto è sapere cosa sento veramente, chi lo sa ? Ho perso il filo diretto con i miei sentimenti veri, ammesso che io l’abbia mai avuto.
Il punto è che non ho mai fatto salire le mie emozioni su, fino alla gola, da dove avrebbero potuto diventare parole per comunicare con i miei genitori. Ho sempre solo vissuto le mie emozioni con gesti di scarico, di nascosto, in camera mia. E nessuno si è mai sognato di venire a vedere cosa succedeva ….
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Questo è un assaggio del Documento2 del Percorso di preparazione che verrà inviato a chi ha deciso di dare la sua adesione al Convegno dal 22 giugno in avanti. Le iscrizioni continuano ad arrivare e, ad oggi, siamo in 19.

E per chi non si è ancora iscritto?
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Niente paura, il percorso è modulare, per cui si può entrare in corsa in qualsiasi momento!
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A presto, col prossimo esercizio…
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Chiara Sozzi ( 61 anni - radici) e Stefano Pace ( 35 anni - ali)
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10 commenti:

Partecipazione/tre/2 ha detto...

Bhè, salve a tutti!
Tutto avrei pensato tranne che ad una carta come questa!
Ora, mi dite come potermi mettere al suo posto? ..e perchè? ..cosa devo vedere in questo?
..e poi ci penso..
Famiglia e unione, ruoli da definire, cosa rappresenta per me la figura femminile?
Ho sempre visto nella donna, madre, amante o compagna che sia, colei cui dover dar conto, dimostrarmi all'altezza.
Come amare me?
Tutto si realizza e fornisce piacere o gratificazione solo se la figura femminile di turno è piacevolmente colpita da ciò che sia riuscito a fare!
Il bravo bambino..
Il fidanzato premuroso..
L'amante perfetto..
Il marito, il padre adeguato..
Come amare me?
E' possibile essere sè stessi sereni e felici nell'unica vita che in questa occasione ci viene concessa se tutto ciò dipende da qualcun altro?
Ecco.. forse no!
Può far piacere, ma non può essere la propria vita!
Ed allora proverò a sedermi su quel trono e cercherò di pensare a me..

Partecipazione/tredici/1 ha detto...

Storia di figlia.
La mia prima sensazione: quanto ho sofferto! Mi sono vista fare a pezzi. Ho elemosinato l'amore, un bacio, una carezza, ho subìto perchè non ero un maschio. Mi sono piegata a diventare quella che non ero per avere un po' di amore! Ora: rompo le regole! Rompo le credenze!
Ho fatto un cammino in questi mesi per arrivare a questa consapevolezza, ho lavorato sui miei genitori per capire chi sono io, ho lavorato su di loro, sulla loro storia personale, sulle credenze che mi hanno trasmesso. Per queste loro dinamiche che io ho assorbito non sono mai riuscita ad accettare di essere amata, ho solo dato, dato a clienti, ad amici, a chiunque me lo chiedesse, con il cuore incondizionatamente...ma io?
Quando ho scoperto di non essere capace di accettare di essere amata non sapevo più chi ero, tutto è crollato, io chi sono?
Quello che mi hanno fatto diventare lo so, ma io chi sono?
Non ho saputo accettare l'amore di un uomo che mi amava, io non avevo bisogno, ho sempre fatto scelte dove io conducevo il gioco e non avevo bisogno di sentirmi amata. Per quel che mi avevano insegnato essere amata significava che dovevo solo dare, non potevo rivcevere amore, volevano un maschio ed io ero femmina, volevano un maschio responsabile e io ho fatto in modo di esserlo, schiacciando la mia femminilità per essere accettata da loro.
Ora: parlo con mia madre. Non mi sente. Non vuole ascoltare la voce di una figlia a cui non ha permesso di fare la bambina...la vuole ancora una volta adulta, che pensi a lei e che la protegga come un uomo. Lo accetto, non posso cambiare mia madre. Ma ora dentro di me c'è una ribellione "ho bisogno d'amore mamma, sono piccola e indifesa!". Lei non può accogliermi, non l'ha fatto allora e non potrà farlo ora. Anch'io a mia volta sono donna e mamma, la cosa che posso fare è questa "accolgo dentro di me la mia bambina che piange, che ha paura, che soffre, le farò da mamma e l'accoglierò". Accoglierò questa parte che non ha avuto la possibilità di vivere con tanto amore. L'accetterò dentro di me come se fossi mamma e bambina ed ho imparato a piangere. Ci sto provando, questo esercizio è stato forte per me, perchè tocca delle corde, delle sofferenze dentro di me che sto ancora vivendo o che non sono ancora guarite del tutto, ma ormai "le regole sono infrante!"
Il cammino della carta della Morte è iniziato... e sono felice di condividere con voi questa esperienza.

Progettazione/diciassette/Chiara Sozzi ha detto...

Per Partecipazione/tre/2, la carta dell'IMPERATRICE ARRIVATA AD UN UOMO ! Grazie Imperatrice-uomo. Capisco l'imbarazzo di infilarsi in quei sontuosi abiti femminili.
Mi dà la sensazione netta dello stridore che provochiamo quando ci infiliamo male nel modo in cui potremmo vivere le nostre energie maschile e femminile.
Si, il punto è che sembra che non conosciamo ancora come muoverci in un femminile o un maschile sani. E allora grazie, quando una carta e un uomo capace di guardarsi dentro e di mettersi in gioco, vengono a mostrarci i ... casini che succedono. C'è anche la testimonianza preziosa di una ... IMPERATORE DONNA (Partecipazione/quattro/1)nel commento al Doc. 1. Ci alza lo specchio di come la paura della debolezza e dipendenza, che ci hanno fin qui fatto capire fossero l'essenza del femminile, ha spesso fatto fuggire noi donne in un maschile vissuto come controllo e potere sulla nostra vita, sugli altri ... anche con l'arte (chiamata femminile ?)della seduzione.
E cosa emerge se cerchiamo la risonanza delle parole dell'IMPERATRICE-UOMO con quello che ci dice l'IMPERATRICE-DONNA (Partecipzione/tre/1)nel commento pubblicato il 30 luglio nel Doc.1 ? A me evidenziano come fin qui abbiamo viaggiato a testa in giù, vivendo in un mondo della famiglia capovolto, che credevamo fosse diritto. Abbiamo sperimentato le nostre essenze solo nel verso contrario. La capacità del femminile di essere padrona del proprio cerchio di vita, è diventata la ragnatela che ha intrappolato la nostra sensibilità e capacità femminile di essere amore, in un VIVERE IN FUNZIONE DEGLI ALTRI !? Ma che imbroglio è questo ?!

Progettazione/diciassette/Chiara Sozzi ha detto...

IL CONVEGNO E' INCOMINCIATO

E anche a Partecipazione/tredici/1 dico il mio grande grazie ! C'è un modo più essenziale e chiaro di raccontare la storia di chi, tra noi donne, ha ACCETTATO DI SCEGLIERE l'identità maschile ? E di come ci siamo così ingabbiate nell'INCAPACITA'di RICEVERE L'AMORE? L'amore di un uomo, ma anche delle altre donne, delle amiche, dei genitori, dei figli. UN MONDO SENZA AMORE per noi stesse, in cui prodigarci per far sentire amati tutti gli altri ... E che pozzo di dolore ( e durezza) si scavava dentro di noi?
Grazie per questa prima CONFERENZA su 'COME CI HANNO MERAVIGLIOSAMENTE INSEGNATO A NON VIVERE L'AMORE PER NOI STESSI'.
Non scherzo. Ho completato ieri il documento definitivo dei titoli delle conferenze che terranno i relatori, con rispettivi sommari. Per fare un percorso minimamente esauriente sulla Famiglia Oggi ci sarebbe voluta una settimana ( o un mese ?), non due giorni di convegno. Questo blog è nato perchè succedessero cose come queste, che voi integraste, con la forza e l'autenticità vibrante dei vissuti personali, tutto quello che non ci sarà tempo di dire in quei due giorni di Convegno. Ma il Convegno in effetti è già incominciato, dal primo commento che avete pubblicato, in poi ....

Partecipazione/sei/1 ha detto...

Ciao, vorrei dare il mio contributo in merito.
E’ da tempo che sto lavorando su di me, sulla mia infanzia e sulla mia famiglia e sto cominciando a sfiorare quella parte sommersa oscurata e dimenticata di me.
Mi è toccata la carta degli amanti e per un po’ non sono riuscita a capire cosa significasse in merito alla famiglia. L’ho letta più legata a delle storie d’amore più che alla famiglia. Mi sono però ricordata che ciascuno di noi quando nasce ha un compito : porta nella famiglia quella qualità mancante all’atto della sua nascita. In quel momento papà e mamma erano sconnessi da quell’essenza in particolare per cui il bambino cerca per tutta la vita di ricreare e portare quella qualità in un certo qual modo per “salvare “ la famiglia. Io sono cresciuta in una famiglia che ho sempre definito e considerato “normale” , lo metto tra virgolette in quanto intendo una famiglia in cui non ci sono stati drammi, tragedie o problemi particolari di nessun genere. Andando però a scavare in questa normalità io avevo due madri oltre chiaramente a mio padre e alle mie sorelle: mia mamma e mia zia. Mia madre lavorava e principalmente la mia infanzia l’ho trascorsa con mia zia. Già da qui emergono due figure importanti nella mia vita ma con le quali ho sempre avuto sentimenti contrastanti. Nonostante il profondo amore ed affetto che nutro per entrambe non ho mai ammesso neanche a me stessa che a volte odiavo mia zia perché sostituiva mia mamma ed in realtà a volte odiavo anche mia madre perché non c’era e quando c’era non sempre era presente per me. Per cui c’è sempre stata un’oscillazione verso di loro d’amore e di odio e mai di profonda connessione. Probabilmente ancora adesso nelle mie relazioni oscillo tra queste sensazioni in contrasto così fortemente ma così simili nella loro energia. Solo nominando esplicitamente questa situazione che ho sempre evitato per i grandi sensi di colpa che da sempre mi ha procurato, che mi ha fatto sentire inadeguata, sbagliata e non riconoscente solo attraverso quel filo posso recuperare l’amore grande che ci sta sotto, un amore che ha portato sofferenza e inadeguatezza. Ritornando a cosa io ho portato o volevo portare nella mia famiglia penso sia stato proprio quel senso di amore connesso che non è mai stato esplicitato, quell’armonia mancante all’interno del nucleo familiare. Solo riguardando la mia storia con comprensione e com-passione nel senso etimologico del termine posso finalmente arrivare al perdono per me e per gli altri.

Come figlia sento di non essere mai stata allo scoperto con i miei genitori se non in rarissimi casi. Mi sono accorta che a loro non mi è possibile mostrare la parte debole, sofferente ma che io a loro posso solo mostrare di stare bene, di essere felice . In un certo qual modo di essere come si aspettano che io sia, è come se il patto sottointeso sia : “io non posso permettermi di mostrare la mia infelicità” e il loro “vogliamo solo vederti felice”. E’ chiaro che questo toglie autenticità alle relazioni e non mi permette di andare oltre ma di stare solo sulla superficie, di non togliermi la maschera e di mostrarmi in tutta la verità del mio essere. Quando però questo avviene è quasi miracoloso e va a sciogliere nodi decennali e forse anche di generazioni e a ridare pace interiore e valore a ciascuno.

E il cammino prosegue.

Organizzazione/Il Melangolo ha detto...

Postato da Partecipazione/cinque/1
... Sono sempre, nel sottofondo, irritata ed inquieta, ...cos'è? Forse , perchè , pensando al mio Arcano, mi domando su che aspetto devo rivolgere il mio sentire: se il Papa ha le caratteristiche descritte nella carta, io a che punto sono in questo cammino, nella famiglia?
Se guardo la carta , sento forte i suoi aspetti negativi: mancanza di fede e pigrizia.
Se mi sento al posto del Papa , nella sua ambientazione della carta sento
m a n i p o l a z i o n e
E' un sentire travolgente, mi porta molto in profondità, forse troppo, mi sento quasi annichilita.
E' questo il rifiuto iniziale della carta e la rabbia incontenibile che ne è derivata.
Manipolazione: chakra della corona : .”rompo la manipolazione su me stesso e sugli altri e la manipolazione degli altri su di me....”
manipolazione: il Papa ha sul capo la mitra, che è simbolo dei 3 regni, fisico, mentale e spirituale, quindi manipolazione su tutto...
Cos'è stato per me vivere in una famiglia in cui i genitori erano il Papa ? E dov'è stata la loro imposizione, la loro legge, ( = manipolazione) a cui poi io mi sono ribellata?
Questo Arcano sta buttando fuori il potere totale che ho subìto,sullo spirito,sulla vita, sulla mia identità.
Paura dei miei sentimenti e di manifestarli:
La rabbia, che non ho mai manifestato apertamente, nella mia adolescenza, ma mi riducevo a strappare i fazzoletti con i denti, al sicuro in camera mia ,sempre con il desiderio che la mamma comparisse per vedere il male che mi faceva, per sentire la mia rabbia " così si sarebbe sentita in colpa!"
Ora , da mamma , posso dire che sicuramente anche lei percepiva, sentiva e stava male per la mia rabbia
ma il suo blocco non le permetteva di andare oltre...
Avevo paura della rabbia palesata...
avevo anche paura dei tuoni...
il mio passaggio di guarigione è stato ritrovare il mio potere, ( "... il faro non può avere paura, deve solo accendere la luce"... Kryon ) laddove il Papa ed il tuono lo avevano fatto implodere.
Il significato negativo della carta dice: impotenza, vulnerabilità, fragilità, rinuncia, anticonformismo, e anarchia
E' vero che mi sono mascherata con un maschile efficiente ma con una paura folle a livello profondo.
Paura soprattutto dei sentimenti. La manifestazione dei sentimenti era manipolata, la relazione con i genitori passava solo dalla testa.
Ora , quanto di tutto ciò, viene riproposto nella mia famiglia attuale?? dove sono stata e sono manipolatrice di sentimenti?

Partecipazione/cinque/1

Organizzazione/Il Melangolo ha detto...

Postato da Partecipazione/diciassette/Chiara Sozzi

LA CARTA 5 - DEL PAPA
FAMIGLIA E POTERE ? GIA' ...

Partecipazione/cinque/1: l'hai detta chiara. La famiglia, i genitori, fonte di MANIPOLAZIONE su di noi.
Mi viene da fare un respiro profondo. C'è da riprendere fiato dopo le tue parole! E quanto sono vere ... LA CARTA DEL PAPA va a colpire al centro dei centri mi pare. Il centro del mondo della famiglia. Non ci sarà una relazione al Convegno in cui ci focalizzeremo espressamente sul POTERE esercitato in famiglia a livello profondo, nascosto. Potere sui desideri 'ammissibili', sui sentimenti ritenuti 'convenienti'. Quell'ordine fatidico 'NON PIANGERE' ! Espresso a parole tuonananti, o, forse peggio ancora, 'lasciato capire'. E tanto altro. Rilancio questa tematica a chi ci ha già riflettuto, o a chi vuole incominciare a farlo. Una PRESSIONE INTIMA nascosta è all'origine di un senso di disagio profondo, così disgustoso che mai vorremmo scovarlo ? Il disagio che trascina noi genitori, o compagni più forti dell'altro/a nella coppia, a rifiutare di riconoscere delle forzature che a volte inconsapevolmente, inevitabilmente,agiamo ? Il disagio che spinge gli adolescenti a ribellarsi ai genitori ... a vita ? E cosa succede se scopriamo di fare noi, a nostra volta, forzature, di averle fatte sui compagni, sui figli ? La CARTA 13 - LA MORTE (Partecipazione/tredici/1), nei commenti al Doc. 2, ci racconta come in famiglia non abbiamo potuto imparare ad amarci, e come possiamo incominciare a farlo ora, noi per noi stessi. Per quanto ne so, solo se sappiamo amarci, almeno quel pochino che basta, possiamo apririci alle verità più profonde su cosa è stato per noi il COSIDDETTO AMORE che abbiamo vissuto, che ora, almeno in parte, ancora tutti viviamo in famiglia. Credevo fosse amore invece era ... ( a ognuno di noi la sua parola!). Ora possiamo incominciare ad aprire gli occhi, perchè siamo qui a imparare ad amare noi stessi con infinita comprensione ?

Partecipazione/diciassette/Chiara Sozzi

Organizzazione/Il Melangolo ha detto...

Postato da Partecipazione/cinque/1

per non cadere nella manipolazione, sento di dover stare nella verità, essere profondamente onesta con me stessa e verso gli altri ; avere un profondo rispetto per le scelte decisionali, anche di poco conto, dell'altro, sia compagno sia figlio.

Partecipazione/cinque/1

Partecipazione/undici/1 ha detto...

Sono partecipazione - undici, la Forza.
Cosa dire, ultimamente dentro e fuori di me ogni equilibrio si è rotto. Ora a
distanza di mesi sto capendo il motivo di tanta sofferenza dentro e fuori di
me. Penso che il primo segnale sentito sia stato il terremoto dell'Aquila.
Avevo avvertito con forza inaudita dentro di me, il dolore e la paura
dei sopravvissuti e di chi stava lasciando il proprio corpo in una
circostanza improvvisa e in solitudine. Percepivo
la forte paura, ogni mia cellula vibrava di dolore e paura, e forte senso
di colpa per quello che tava accadendo ... e naturalemente della non accettazione e perdono per me stessa.
La vita mi ha soccorso dandomi questo mantra: ' Accetto il perdono. Io sono
stata perdonata' .

Ora tutto quello che ho avvertito allora è scoppiato dentro di me. La vita
che è più intelligente di me ha voluto darmi la possibilità di riallinearmi
completamente. Lle scosse vanno avanti giornalmente ma ora sto cercando di
accettarle di non rifiutarle, il mio desiderio la mia voglia di voler solo
il bene, mi ha fatto sbilanciare molto perché escludevo e non accettavo il
male, che ho ricevuto in varie forme fin da quando sono nata. Così mi sono creata e portata addosso forti sensi di colpa per il male che arrivava.

Ora il male si è presentato in me puntualmente e in forma amplificata, come malattia e sofferenza fisica. Questo era l'unico modo
per farmi rompere tutti gli schemi, accuratamente costruiti nel corso della
mia vita. Ora che pian piano sto iniziando a comprendere ed accettare, la
ringrazio di avermi dato questa possibilità per farmi crescere ed
evolvermi . Per vivere intensamente mettendo al
centro me stessa. L'amore più grande che posso e devo avere è quello per me
stessa, solo così sarò veramente forte, e nulla è davvero a caso, e mi
riallaccio alla carta che mi è arrivata per la partecipazione a
questo convegno. Mi ha dato la possibilità di mettermi in relazione con me stessa in
primis. Il primo passo è stato quello di smascherami e come
conferma dell'averlo fatto ... condividere con voi il mio vissuto. Voglio dare un ringraziamento di cuore a voi che siete i miei compagni/e di questo viaggio. Ad ogni tappa c'è una forte scossa, e il dolore che poi si tramuta in paura
prende il sopravvento, così mi paralizzo tendendo a chiudermi. Ma
anche questo fa parte dell'accettare questi momenti anziché combatterli e
quindi mi prendo una pausa . Forse i miei tempi di partecipazione sono più lunghi, ma non
importa. Ciò che importa è che mi accetto, e facendo così piano piano sono
partecipe di ogni tappa. Alle volte salgo e alle volte scendo .. sono in viaggio

partecipazione/due/1 ha detto...

Finalmente riesco a far parte del gruppo,chiedo scusa ma l'informatica ed io non siamo in sintonia.
Iniziamo dalla MIA carta,La Papessa,quando l'ho vista sono rimasta di stucco ma era come se lo sapessi infatti è proprio la MIa carta,la conosco datempo,un ritorno costante,la carta della Grande Madre,infatti per gl'oracoli usati nel paganesimo rappresenta la Dea,quindi è decisamente perfetta per me. Inoltre anche nell'interpretazione rivedo me stessa,nella sua dualità tra l'azzurro del femminile (la Luna) e il rosso maschile(il sole),tra alto e basso,materia e spirito,io sono un pò così percorro il mio cammino di crescita spirituale senza dimenticare che sono su questa terra.
Relativamente al dualismo degl'emisferi è un lavoro che mi accompagna da tempo,credo siano molto evidenti in me entrambe gl'aspetti che cerco di sposare al meglio delle mie possibilità ma vovviamente,estramente fiera di essere Donna,di essere Madre,del mio potere creativo. Le DOnne sono sicuramente un punto chiave del mio essere ,della mia vita,appartengo ad una cultura matriarcale,in quanto fedele ad un divino femminile e anche perchè la mia storia personale è fatta di donne forti,di spessore e anche per questo motivi lavoro sul nostro dualismo interiore per bilanciare meglio le mie parti ,maschile e femminile così da trovare l'equilibrio,che credo essere alla base del nostro benessere interiore. Grazie a tutti e a presto