lunedì 11 maggio 2009

Io nelle relazioni d'amore

Definizione di area

La relazione di coppia nasce dal bisogno comune di sentirci amati ed amare. Intorno a questo bisogno ruotano altre necessità innate: appartenenza, sentirsi cercati, desiderati, dare e ricevere accudimento. E… la ricerca di passione, attrazione, appagamento sessuale. E ancora: il superamento del senso di solitudine, la ricerca di sicurezza.
Qual è il rapporto tra bisogni reali, e necessità indotte dal confronto con l’aspettativa sociale? I luoghi pubblici in cui si vivono i rituali di svago, benessere, piacere, rispecchiano ancora fortemente l’immagine che non c’è reale piacere se non si è ‘in due ’.

Cosa riceviamo in realtà dalle relazioni di coppia? L’essere in coppia risponde veramente al bisogno di vivere l’amore, o ciò che ci dà è soprattutto la rassicurazione rispetto all’idea di non essere soli? Perché lo status di persona ‘non in coppia ’ ci fa così paura? Come superare la dipendenza da un rapporto a qualsiasi costo, per costruire relazioni libere, autentiche, fondate sulla nostra integrità? Perché, per alcuni, la paura ancora più forte è quella invece di vivere in coppia?
C’è una antica convinzione radicata nel nostro comune inconscio che recita ’ Una donna non è nulla senza un uomo accanto ’ . ‘ Un uomo senza una donna non ha valore ’. Che capacità abbiamo raggiunto, come genere umano del 2000, arrivato all’attuale stadio evolutivo di coscienza di noi stessi, di coinvolgerci nell’amore di un rapporto a due, senza perdere parte dell’integrità personale che abbiamo raggiunto? Perché è più facile, soprattutto per le donne, mantenere un’immagine dignitosa di sé, e autonomia decisionale, quando non si vive una relazione passionale? Il mito potente delle ‘due metà ’ che cercano la parte complementare che le integra, e che quando la trovano e combaciano, ci regala l’amore perfetto… Quanto viviamo ancora il suo incantesimo?
Il ciclo dei trovatori ci ha regalato, ottocento anni fa, un altro mito altrettanto distruttivo. La storia di Tristano, che ‘cade’ in un amore impossibile quanto esaltante, per Isotta la bella. Isotta la saggia lo ama, e gli dedica totalmente il suo cuore standogli accanto ogni giorno per tutta la vita, ma il suo amore non guarisce le ferite d’amore di Tristano. Era la profezia della direzione che avrebbero preso le nostre aspettative profonde rispetto all’amore. L’amore vero deve essere mescolato alla sofferenza. L’amore non può dare felicità, se non per breve tempo, poi deve lasciare spazio alla delusione, al raffreddamento, all’abbandono, al tradimento. L’amore vero è sempre irraggiungibile. L’amore che non fa pagare un prezzo non ha sapore. Fin qui l’immaginario collettivo ha condito il sapore dell’amore con il senso del dramma. Siamo pronti per trasformare questo archetipo distruttivo? Con che risorse, già presenti in noi, possiamo far spazio ad un amore semplice, pacificante, che porta serenità, equilibrio, vitalità nella nostra realtà quotidiana?
Anche la sessualità potrà trovare pace, nella comprensione e rispetto reciproco delle energie femminili e maschili. Nella sensibilità al suo potere rigenerativo e creativo, non solo nella procreazione. Fin qui era principalmente ciò che ci era negato, o che intaccava la nostra integrità, ad attivare in noi il codice dell’attrazione. La routine spegneva l’amore, il magnetismo. Ci sono invece relazioni di coppia che rimangono vitalizzanti per entrambi i partners , dopo una lunga condivisione della quotidianità? Alcuni possono rispondere già affermativamente per se stessi, in sincerità. Per altri la verità porta ad ammettere la delusione del piccolo bimbo e bimba in noi, che nella convivenza di ogni giorno si aspettava di realizzare il sogno dell’amore trovato nel modo di cui loro hanno bisogno. E che invece non è arrivato. Anche riconoscere il parziale fallimento delle relazioni di coppia, nell’appagare il nostro desiderio di amore, può essere la premessa per un passo evolutivo significativo.
Cos’è veramente l’amore nella realtà quotidiana? Esiste l’amore che non fa pagare il sacrificio dell’integrità personale? E’ possibile amare senza assumere il controllo sull’altra persona, o costringere se stessi nella condizione mentale di dipendenza? Che rapporto c’è tra amare e voler bene? Quando il partner non sa darci ciò di cui abbiamo bisogno, come possiamo capire se è buono aprirci ad una relazione diversa, evitando di entrare nel senso di colpa per l’abbandono che agiamo sul nostro partner? Oppure come intuire che è invece il momento di cercare in prima persona, in noi stessi, per noi stessi, ciò che cerchiamo? Come trovare e mantenere la fiducia nella possibilità di essere amati così come siamo? E come vivere un’identità sociale di single, senza sentirci ‘meno’ di chi è in coppia, o dover ostentare cinismo nei confronti dell’amore? Da dove possiamo prendere amore, senso di vicinanza e comprensione, compagnia, accudimento, quando viviamo soli, o il nostro compagno o compagna non sanno offrirceli? Perché in questo periodo così tante coppie si stanno separando? Perché l’amore e la sessualità sembra che si siano ammalati?
Negli ultimi cinquanta anni ci ha accompagnato il modello di una famiglia formata da moglie, marito, figli. E’ un modello ancora valido? Quando uno od entrambi i partner sentono buono sciogliere la relazione, devono sentire di aver fallito? Devono vivere la scelta come colpa nei confronti di eventuali figli? E quando il bisogno di separarsi viene sentito unilateralmente da uno solo dei partner, c’è qualcosa in mezzo tra lasciare solo il compagno o la compagna al suo destino, e il farsi completamente carico del suo vissuto di abbandono? Cosa succede al nostro senso di famiglia quando lasciamo un compagno, una compagna, e noi o il partner dobbiamo lasciare la casa dei figli? E se il nuovo partner ha a sua volta lasciato il suo partner , ed ha figli? Potrebbe nascere una nuova prospettiva di famiglia, in grado di sanare queste fratture? E che risponda allo stesso tempo al bisogno umano di esclusività e protezione? Dove troviamo il coraggio di costruire il nostro futuro, quando le famiglie non hanno funzionato. Quando già più di una relazione di amore ci è andata buca?
.
Serena Melloni - Dott.ssa Storia moderna.
.
L’albero che torna a fiorire - Racconto di Hyemeyosts Storm
Barbara Favaro - Curatrice di Reading
Dr. Giuliano Guerra - Medico, Psicoterapeuta, Specialista in psichiatria e psicologia medica
.
Vita di relazione: una via d’uscita tra bisogno di essere amati in modo totale e sfiducia in quello che riceviamo.
D.ssa Chiara Sozzi - Pedagogista, Terapeuta delle Relazioni Familiari.

Laboratorio: sentimenti, evocazioni sull’amore
Reading e Tecniche di scrittura creativa - Barbara Favaro
- Scrittrice.
GianMarco Bragadin - Editore di Melchisedek Edizioni, Autore di libri di ricerca esoterica
Anna Maria Bona - Scrittrice di libri per sensibilizzare al risveglio della consapevolezza
.
Sessualità e unione intima: una via di crescita, di gioia e d’amore
Monica Antonioli - Formatore Umano. Studiosa di simbologia archetipica

Alle radici delle storie d’amore…la vita
Marina Traversi - Operatore Olistico - Process Acupressure, Italia
.
Spettacolo teatrale
.
Vorrei tentare il mare
Reading con testi prodotti dai partecipanti al laboratorio
a cura di Barbara Favaro - Canzoni a cura di Chiara Sozzi - cantate da Ornella Vanoni (omonima)

Danzarcana: l'Amore all'origine dell'Amore
Spettacolo di Teatro Vivencial

con la Compagnia degli Zelattori - Regia di Monica Antonioli
.

Nessun commento: