venerdì 16 ottobre 2009

Perchè attraiamo e ci sentiamo attratti? I legami d'amore - 2^ parte

IMMAGINE DI PARTECIPAZIONE/DIECI/1

Percorso di Preparazione al Convegno Doc_10_2
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E nella galassia della relazione primaria mamma bambino/a? La stessa cosa può essere detta delle relazioni con i genitori, con i figli. Nella relazione intima sessuale si riproducono le note imparate nella relazioni primarie. Non avendo acquisito la padronanza di un profondo rispetto ed amore per il movimento dell’energia dentro di noi, come avremmo potuto, come potremo viverli nel modulare il movimento dell’energia intorno a un neonato, ad un bambino, ad un figlio? A me sembra ancora così strano che a colpirci più in profondità con ferite , seppur inconsapevoli, debba essere stato, e ancora spesso sia, chi più ci ama, chi più amiamo. E lo stesso è ciò che noi abbiamo fatto, seppur senza volerlo. E’ la cosa più orribile da considerare, accogliere, amare nella nostra storia umana, vero ? Ci vuole un infinito amore anche solo per poterlo vedere. E quanto ce ne vuole per poterlo fermare, staccare, e poi accettare, perdonare, lasciar andare? C’è una canzone di guarigione, che Francesca Caruso ci canterà nella seconda giornata ‘Noi Figli-Noi Genitori’. La canzone ‘MAMA CRY’! (Chant of Pain), porta prima allo strappo del legame di attaccamento che ci sta distruggendo, poi, con un movimento di scioglimento e risalita a spirale della melodia, fa entrare nell’amore che si deve a se stessi e nella legittimazione di ciò che si ha bisogno di fare per recuperare integrità personale. La canzone nasce dalla consapevolezza che c’è più amore nello staccarsi dal modello malsano di relazione instaurato da un genitore (o da un partner sessuale?), che restare dentro ad una relazione che distorce l’amore nel senso colpa (o nell’umiliazione?). Se torno a respirare e a vivere, posso capire e perdonare l’errore di chi non sapeva come modellare l’amore con me figlia/figlio, come diceva il commento riportato.

Staccarsi significa legittimare il bisogno di tagliare un legame che toglie respiro vitale, autonomia. Ma non significa necessariamente chiudere. Nella sua relazione Marina Traversi ci farà percepire (con una comunicazione formulata in onde alfa) come sia possibile rimanere in modo protetto e vitale in relazioni in cui ABBIAMO ATTRATTO A NOI UN LEGAME D’AMORE IN CUI INCONTRIAMO UN VUOTO DI COMPRENSIONE E RICONOSCIMENTO. Comprensione ed accoglimento che siamo in grado di liberare in noi per noi stessi e per la persona con la quale siamo in relazione…dipende dal (nota bene!) potenziale d’amore che portiamo in noi. Può essere che attiriamo un partner poco comprensivo e rispettoso, perché abbiamo in noi così tanta possibilità di comprensione ed accoglimento per noi stessi e per l’altro, da poter sanare un conflitto di quel tipo (quindi…non siamo peggiori di altri, anzi!). Ognuno di noi ha sperimentato e sta sperimentando situazioni conflittuali nelle sue relazioni affettive (se è in grado di accorgersene). Forse in qualche modo Marina Traversi ci aiuterà a sentire amore, unità, pace, anche nelle dissonanze delle relazioni affettive e d’amore.
E’ la prospettiva di uno sguardo che nasce dall’amore per la vita, così come si presenta nelle sue sfaccettature quotidiane. In quelle pagine del ‘Libro dell’amore’ piene di cose veramente stupide, di cui le nostre giornate sono piene. E’ la MISSION di chi sente che ciò che più conta è essere amore ed unità, portare comprensione ed unificazione. Anche , e soprattutto, nella famiglia! E’ la prospettiva da cui guardano alla vita i BAMBINI INDACO E CRISTALLO delle ultime generazioni (anche se alcuni hanno già quaranta/cinquanta anni…o settanta) a cui Cristina Garavaglia accennerà , portando spunti e un’intuizione che arriva al cuore, su come ribaltare l’ottica in cui guardiamo a noi figli, ai nostri figli, ai BAMBINI (quei nuclei di coscienza limpida che ci sono dentro e fuori di noi) . Lo fanno In modo evidente da piccolissimi, perché ancora credono a ciò che sanno della vita (come diceva il primo commento ), poi forse con comportamenti silenziosi, a volte solo attraverso le loro resistenze, o con comportamenti autodistruttivi, nell’adolescenza, quando hanno perso la speranza di poter far capire agli ‘adulti’ ciò che conta. CI SEGNALANO LE MODALITA’ CONCRETE DI UN CAMBIO DI PROSPETTIVA. ‘All we need is Love’, sono i Beatles? Molla il controllo, smettila con il senso del dovere, con la serietà, con le manipolazioni, con i sensi di colpa! Tutto questo non ha nessun senso. Può arrivare a due anni con un ‘Amma atta! (=mamma basta, smettila di tormentarti e tormentare…). Abbiamo un’intelligenza consapevole per capire quello che stanno veramente dicendo? Vogliamo smettere di banalizzare ciò che dicono, riducendolo a comunicazioni sui bisogni materiali di accudimento o di attenzione su di sé? Vogliamo decodificare i messaggi con cui ci guidano, con cui noi avevamo provato a guidare alla PACIFICAZIONE? Parlerò della CHIAVE di intesa e dei CODICI per sciogliere la contrapposizione, che è evitabile, nella COMUNICAZIONE TRA FIGLI E GENITORI. Non dirò nulla in più rispetto a quello che tutti noi già sappiamo da sempre, da quando siamo nati. Cercherò di passare almeno qualcosa di quello che un neonato comunica con il suo essere, fin dai suoi primi i giorni di vita a chi sa raccogliere i messaggi dei suoi sguardi istantanei e delle sue comunicazioni senza parole ! Un AMORE GRANDE E TOTALE che non ha niente di ‘esclusivo’, perché raccoglie tutto e tutti intorno a sé, in un cerchio di unione.
Sentirsi INTEGRI , CON TUTTE E DUE LE PROPRIE META’. Arriviamo nella vita con questa carica di amore, che nutre. Poi partiamo in un cammino in cui andiamo a perderci.

Un commento chiave della settimana: ‘Anch’io mi sento così, ma a differenza di te ancora non ho smesso di cercare…Il mio gatto e un figlio non mi bastano. Cerco ancora l’amore che riempia…l’altra mia metà.‘

Lo sappiamo che ‘non fa evoluto’ dire che stiamo cercando amore che ci riempia. Dire che abbiamo una metà da riempire. Ma chi sinceramente non lo fa mai realmente? Nemmeno con il cibo? Nemmeno con…pratiche spirituali, o…aiutando saggiamente gli altri? L’ AUTENTICITA’ E’ IL VANTO DI QUESTO BLOG, DI QUESTO GRUPPO DI PREPARAZIONE AL CONVEGNO. Se prendiamo atto di quello che ci manca, sarà più facile essere ricettivi ad intuire una nostra vera via personale alla completezza.

Il dramma di Tristano ed Isotta era partito dalla ricerca della completezza attraverso l’amore. E ci ha evidenziato un percorso inefficace, che tutti noi del resto abbiamo prima o poi percorso, se ci siamo messi veramente in gioco. ‘Camminando per di qua, noi troveremo l’oro!‘ NOI TROVEREMO , mettendo il nostro pezzettino di verità sincera. Come abbiamo fatto , senza strafare, fin qui, con i documenti ed i commenti del blog. Portando ognuno di noi il nostro semplice contributo nel cerchio degli ARCANI (le sfaccettature del mistero della vita), metteremo insieme un puzzle di esperienze. Non le comunicheremo a voce, ma con la nostra partecipazione emozionale e di consapevolezza (come fanno i neonati).
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Nella seconda parte dello spettacolo della sera, DANZARCANA: L’AMORE ALL’ORIGINE DELL’AMORE, la compagnia degli Zelattori metterà in scena le radici del cerchio degli Arcani maggiori dei tarocchi. L’origine di tutto, l’1 , il mago, le carte 2 e 3, le due radici femminili che portano la padronanza nella dimensione dello spirito e della materia (la papessa e l’imperatrice), e i due corrispettivi maschili, il 4 e il 5 (l’imperatore e il papa). Il 6 (gli innamorati) mostrerà la spinta di unione tra le polarità. E tutti gli altri arcani? Sono derivati da loro, e scopriremo come…

E noi come viviamo le dissonanze, le incomprensioni in famiglia?

Come metabolizziamo le distorsioni nella comunicazione più intima dell’amore , la sessualità?

Quanto sappiamo ricordare i messaggi d’amore che mandavamo, o mandiamo ai nostri genitori, e riconoscere i messaggi di amore che ci trasmettono ora i figli di qualsiasi età, e del bambino ella bambina dentro di noi?

Chiara Sozzi

Terapeuta delle Relazioni Familiari

POST COLLEGATI:
  • ALLE RADICI DELLE STORIE D’AMORE…LA VITA, Relazione di Marina Traversi - sabato 31 ottobre, 1^ giornata, h. 19
  • LA CHIAVE DI INTESA NELLA COMUNICAZIONE: CODICI PER SCIOGLIERE LA CONTRAPPOSIZIONE TRA FIGLI E GENITORI, Relazione di Chiara Sozzi - Domenica 1 novembre, 2^ giornata, h.11
  • GLI OCCHI DEI BAMBINI, PORTE PER UN PARADIGMA DI VITA CHE E’ GIA ’ DENTRO DI NOI. LE GENERAZIONI INDACO, CRISTALLO…., Breve Intervento di Cristina Garavaglia - Domenica 1 novembre , 2^ giornata, h. 14.45
  • DANZARCANA: l’Amore all’origine dell’Amore – Sabato 31 ottobre h. 22, Spettacolo di Teatro Vivencial, con la compagnia degli Zelattori , Regia di Monica Antonioli
  • MAMA CRY! , Canzone di Francesca Caruso - Domenica 1 novembre, 2^ giornata, h.11.45
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1 commento:

partecipazione/zero/2 ha detto...

Si vede che siamo in sintonia e che c’è già armonia e Pace fra di noi anche se non ci conosciamo ancora; anch’io in questi giorni stavo pensando di rispolverare l’arte,che avevo messo nel cassetto,di cantautore autodidatta e scrivere una canzone sull’amore. Poi mi son detto :se prendo la canzone di Battisti del sole ,aggiungo taglio e incollo ne potrebbe uscire “ La canzone dell’Amore” e se non si trova il Lucio Battisti ,omonimo (il più vicino pare abiti a Trento), mi metto una parrucca e potrei cantarla io. Ne ho già riscritte quasi 2 strofe e per la 3 ho chiesto aiuto a un mio collega ,così lo faccio entrare nella squadra(vincemmo insieme in quarta ginnasio il torneo di calcio ed eravamo i giocatori scartati dalle altre squadre).Leggo stamane che siamo già 70 iscritti al convegno, credo che siamo tanti ,ne basterebbero anche meno per dare una spinta in su alla nostra terra; in queste settimane man mano entravo in me stesso ne ho parlato ,del convegno a tanti, a quanti difatti sarebbe molto utile,quante poche facce felici si vedono per la strada magari tristi per piccole sfumature,per futili motivi. Anch’io mi ritrovo con voi “ per caso”,pensavo di fare un salto a Lonato,sentire qualche relazione e poi fare una passeggiata sul lungolago, ma poi già che c’ero ne ho approfittato mi sono alzato dalla panchina e sono sceso in campo e quando gioco nel mio ruolo non mi ferma nessuno e il goal è assicurato!
Perché ci attraiamo? Una delle risposte è che naturalmente amiamo il nostro simile poiché il primo passo è amare noi stessi poi quelli simili a noi (legami di sangue,di esperienze,di interessi,di progetti ecc.)per poi passare ad amare anche “gli altri” quelli diversi,antipatici,brutti e ripugnanti; ma credo che debba avvenire con grado e spontaneamente e solo dopo aver sciolto almeno la maggior parte dei legacci che ci impediscono di essere veramente noi stessi.
E poi perché sono proprio quelli più vicini a noi ,spesso, a farci il male maggiore? Credo che sia perché da chi amiamo vorremmo solo amore e non sofferenza e anche la più piccola contrarietà viene esaltata e ci fa soffrire grandemente ; Molte volte il parente è il nostro peggior nemico,avversario,critico (anche perché ci conosce bene) e ,quindi,non serve andare troppo lontano per amare anche i nostri nemici poiché li abbiamo molto vicino a noi ; Alcune volte rifletto che abbiamo scelto di fare ancora un pezzo di strada proprio insieme a coloro con i quali c’erano delle questioni da risolvere. Mi è molto piaciuta l’esperienza di partecipazione uno/3 quando con quell’abbraccio a quel bambino ha sciolto il ghiaccio . Quanto soffriamo e facciamo soffrire piuttosto di chiedere scusa o di dire grazie (quando penso a quanti pochi grazie ho detto ai mie genitori e quante poche scuse ho chiesto loro…ma lo faccio ora)!
Un grazie anche agli organizzatori del convegno:se non avessero avuto questa bella idea non saremmo qui ad indagare in noi stessi e avremmo perso l’occasione di incontrare altre 70 persone entrate in campo a giocare questa grande “Partita dell’Amore”. E come dice Gianni “grazie a tutti”