domenica 25 ottobre 2009

Reti di famiglie: Reti d'amore, consapevole, in azione

Percorso di Preparazione al Convegno Doc_11

Come trovare serenità a livello profondo?
Come ancorare noi stessi e le relazioni d’amore, di affetto, che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, a una certezza basata su una padronanza interiore che l’amore c’è, e può essere vissuto con sempre meno rischio di sofferenza?
Come programmare in modo più efficace le modalità quotidiane con cui ci relazioniamo? Come assegnare nuovi valori al maschile ed al femminile dentro di noi?
Come vivere l’attrazione sessuale e, ancora oltre, il magnetismo tra noi ed i nostri figli, in modo sano, creativo?

Tutto questo ci coinvolge a GUARDARCI DENTRO, PER ESSERE MIGLIORI FUORI.
E sappiamo che IL MODO IN CUI E’ AL MOMENTO OGNUNO DI NOI, E’ CONNESSO A UN SOGNO COMUNE, creato con convinzioni, sentimenti, reazioni istintive ‘scritte’ dentro di noi. E quando vediamo noi stessi con uno sguardo a 180° che insieme coglie anche la realtà di chi ci sta attorno, diventa più facile cogliere i CODICI INCONSCI di come funzioniamo, e di come possiamo trasformarci.

SENTIRCI CONNESSI AGLI ALTRI E’ LA CHIAVE FONDAMENTALE PER QUALSASI TIPO DI CAMBIAMENTO, sia dentro, che fuori di noi.

ONE’ , la prima canzone che ci canterà Francesca Caruso nella seconda giornata di Convegno, ci farà viaggiare fino allo spazio di percezione in cui la cosa più immediata è sentirci uniti.
E’ uno spazio di semplicità, leggerezza, poesia, creatività, che dissolvono gli ostacoli mentali frapposti tra di noi. E ancora, più avanti, IL CANTO DEL CERCHIO, nella stessa vibrazione di semplicità di cuore, ci farà sentire che ‘Quando tu sei qui con me, io paura più non ho, non son sola, sento che ce la farò. Insieme a te ci riuscirò’.

Nella giornata Noi Figli-Noi Genitori, partiremo focalizzando che siamo genitori nel modo in cui siamo (o siamo stati) figli e in cui siamo genitori a noi stessi. L’ANCORAGGIO DELLA NOSTRA FAMIGLIA–DELLE NOSTRE FAMIGLIE, che noi creiamo a diversi livelli, nelle molte prospettive possibili (anche il gruppo di Famiglia Oggi è al momento una famiglia) E’ LA FIDUCIA NELL’AMORE CHE SAPPIAMO ALIMENTARE IN NOI.

Rassicuràti da questa prospettiva proveremo a lanciare il sogno di una VISIONE PIU’ AMPIA di quello che possiamo realizzare.
Lo faremo con gli interventi di Rita Bochicchio (Gazzella), Counselor in Psicosintesi e di Susanna Memè (Iride) psicologa, responsabili del Dipartimento Educazione della Federazione di Comunità di Damanhur (Ivrea), ‘In quanti modi si può uscire dall’isolamento nell’educazione dei figli? Un’esperienza di campo educativo unito e di scuola gestita dai genitori’ , che ci porteranno in una prospettiva di RETE TRA GENITORI, FIGLI, FAMIGLIE.

A seguire anche l’intervento di Prabhat Eusebio ‘Il coraggio e la responsabilità interiore di genitori che decidono di dar vita ad un progetto scolastico condiviso’ , entrerà in modo pragmatico nel ‘COME FARE’ per diventare INSIEME protagonisti del futuro che offriamo ai figli.

Lascio la parola a Iride (la d.ssa Memè Susanna), che ci ha inviato una sua comunicazione sul valore che può avere vivere L’AMORE TRA FAMIGLIE.

Da qui segue la comunicazione di Iride, che, dopo un avvio teorico, scorrerà come una bella fiaba, raccontata da una nonna allegra, creativa, e un po’ pazza…d’amore!

‘OGNI SENTIMENTO, OGNI PICCOLO CHE CRESCE, HA IL SUO VILLAGGIO.

Amore, voglia di condividere e di realizzare qualcosa di grande o di piccolo che sia, INSIEME.

Oggi da tante parti si parla di “fare comunità”. Nel sociale questa definizione designa i processi di ri-apparentamento di un tessuto sociale, di ri-cucitura del “noi” e delle reti di relazioni, che il boom economico e l’avvento della dittatura del mercato, ha sottratto alle realtà che, almeno in parte, prima le possedevano. Qui non stiamo parlando di un nostalgico sguardo al passato. Nel passato, ci sono tanti errori e deviazioni, insieme a tante cose parzialmente buone, messe a punto nei secoli.

Nell’oggi, la possibilità di affermare scelte e direzioni che uniscano la mente ed il cuore, la tecnologia e la coscienza più allargata, che solo un gruppo umano, non il singolo ricercatore, ha la forza di addensare. Far parlare i simboli profondi presenti in ciascuno, attivati dallo studio, dalla ricerca e dallo scambio. Procedere per teorie predeterminate ed ipotesi da dimostrare. Fare esperienza diretta dei fenomeni vitali e successivamente dare un nome ed una teoria a quanto trovato. In qualsiasi modo ci si appropri della mela della conoscenza, essa fa traslare ed estrarre dalla sopravvivenza pura e semplice, i sottili codici di un amore che si fa coscienza, libero arbitrio, imprenditorialità di se stessi e dei propri laboratori alchemici intimi. Da questo spazio interno si distillano sostanze, delle quali si nutre la nostra forza vitale ed animica, sostenendosi nello sforzo di uscire dall’ipnosi della separatività .

Il che vuol dire, nella vita di tutti i giorni, gestire le insicurezze, le paure, il senso del possesso, la dipendenza, sapendo che ci sono e che il lavoro per trasformarle, passa attraverso la fiducia e lo scambio con gli altri, che il giudizio e soprattutto l’auto - giudizio sono un ostacolo, una scusa per non cambiare, per non accettare che sì, si può star bene, essere felici, oddio…Ma tutto questo può fare più paura del disagio a cui siamo ormai abituati da secoli…senza le mie piccole o grandi magagne, sofferenze, non so più chi sono, non ho più punti di riferimento. Soprattutto nei sentimenti…

E se la nostra stella polare diventasse la bellezza e la voglia di osare e raggiungere il Sole, quella parte luminosa di noi ed oltre noi che possiamo concepire, pur abitando la materia e le forme?

Cosa sarebbe l’amore? Cosa sarebbe la famiglia? Cosa sarebbe allevare piccoli della nostra specie lasciando i loro potenziali intatti e non decurtandoli e mutilandoli, come sa fare la nostra alternanza di consapevolezza?

Si potrebbe addirittura scrivere un nuovo Mito, quello della rinascita di un piccolo Pianeta Azzurro, ai confini delle galassie, dimenticato perché di poco conto e prossimo alla distruzione.

Si potrebbe narrare di come, a dispetto di una tendenza alla riduzione degli ideali e dei valori della sua specie dominante, il riscatto sia partito da tanti piccoli gruppi, composti proprio da individui di questa specie, in agglomerati diversi, sparsi su tutto il globo.

Del fatto che ognuno di essi, a suo modo, abbia intonato una canzone e di come le diverse note abbiano saputo far “ri-suonare” e “ri-sognare” da capo tutto l’esistente, ridando coraggio e lucidità alle persone di buona volontà.

Tanti piccoli gruppi, animati dalla voglia di agire, di compiere azioni utili per modificare la direzione imposta dal mercato del pianeta e cambiare le regole del gioco, rendendolo capace di mettersi al servizio della vita di tutte le specie e di tutte le loro diversità.

Tante individualità composte da piccoli frammenti luminosi interconnessi tra loro che, uniti, possono arrivare oltre ogni limite. Nelle grandi e nelle piccole cose.
Nel sapersi mettere in discussione e crescere con i propri compagni e partner, nel sapersi mettere alla stessa altezza dello sguardo di un piccolo, raggiungendo così l’altezza delle stelle.

E di come questo, da Mito, possa essere diventato Storia.
Insieme, si può.‘

D.ssa Susanna Memè, Psicologa

Che in quel mondo di gruppi interconnessi si fa chiamare ‘Iride’ come l’iridescenza di un grande arcobaleno. Grazie, Iride!

D.ssa Chiara Sozzi,Terapeuta delle Relazioni Familiari

POST COLLEGATI:
  • ‘In quanti modi si può uscire dall’isolamento nell’educazione dei figli? Un’esperienza di campo educativo unito e di scuola gestita dai genitori’ , Rita Bochicchio e Susanna Memè
  • ‘Il coraggio e la responsabilità interiore di genitori che decidono di dar vita ad un progetto scolastico condiviso’ , Prabhat Eusebio
  • One, Il canto del Cerchio, Il seme – Canzoni di Francesca Caruso
    .

2 commenti:

Partecipazione/undici/1 ha detto...

Commento a Gioco Esercizio n°11

Sono stata in ascolto di ognuno di Voi/Noi , attraverso gli scritti dei relatori e dei partecipanti le canzoni preferite, e quelle scritte da Chiara, Francesca, Luisella, con cui mi complimento, mi hanno fatto percepire la nascita di un movimento energetico profondo emozionante, allineato sulle note dell’ Amore, Condivisione, Comprensione, Sincerità, Luce e Unione.
Tutti insieme abbiamo dato Vita ad una Community bellissima: “cuori aperti, bagliori di luce, parole sincere” ciò che sento risuonare lo esprimo allacciandomi alle parole di Lao Tzu fondatore del taoismo:

“La gentilezza delle parole crea fiducia
La gentilezza dei pensieri crea profondità
La gentilezza del donare crea Amore”

I colori che visualizzo ascoltando e osservando ogni componente di questa bellissima Community per il Convegno sono quelli dell’Arcobaleno, sulle note di questa canzone:
Somewhere Over the Rainbow by Israel Kamakawiwo'ole
http://www.youtube.com/watch?v=pAIKznMPXUk

In questi giorni ascoltando questa canzone “Ti vorrei sollevare” di Elisa e Giuliano
http://www.youtube.com/watch?v=sjOszOayjaM
ho avvertito risonanza in certi passaggi emozionali della preparazione al Convegno.

Non sarò presente al Convegno, e mi dispiace moltissimo, ma anche questo fa parte del mio cammino che sto imparando ad accettare con Amore…

Voglio ringraziare di Cuore Tutti Voi compagni di Viaggio o di Partita d’ Amore come affermato da partecipazione/zero/2 sulle note di questa canzone, augurandovi un Meraviglioso Convegno.
Wet Wet Wet - Love Is All Around http://www.youtube.com/watch?v=TQQ6SfPZggw
Vi abbraccio con tanto Amore.

partecipazione/cinque/1 ha detto...

a partecipazione undici /1 :
grazie ! per quello che hai scritto,per quello che sento leggendoti, hai sintetizzato quello che io sento di questo convegno- partita d'amore : un crogiuolo d'amore e che tu meglio hai delineato " Community di cuori aperti, bagliori di luce, parole sincere"
Namastè !