giovedì 28 maggio 2009

Vuoi collaborare al blog e al convegno?

Per operatori interessati che volessero collaborare al blog e al convegno pur senza relazionare in questa edizione

In preparazione alle due giornate di convegno all'Abbazia di Maguzzano il 31 ottobre / 1 novembre 2009 dal titolo "Famiglia oggi: radici e ali", abbiamo realizzato questo blog nel quale puoi trovare la presentazione dell'incontro e le tematiche affrontate, che verranno via via aggiornate in base al contributo dei vari operatori del settore e dei commenti dei visitatori. Attualmente il blog intende essere una community, il cui obiettivo è quello di approfondire ed elaborare gli argomenti proposti. In una seconda fase, successiva a questa edizione del convegno, si può ipotizzare la trasformazione della community in una piattaforma di formazione sui contenuti trattati.

Se hai quindi piacere di offrire un contributo per arricchire il dibattito ed allargare il confronto, saremmo contenti di pubblicare eventuali tuoi interventi a tema sul blog.
.
Come fare?
Aggiungi un commento a questo post dichiarando la tua disponibilità e l'area tematica o l'argomento al quale ti piacerebbe contribuire.
oppure invia una mail a convegno@ilmelangolo.org
Sarai contattato al più presto.
.

mercoledì 20 maggio 2009

Noi figli - Noi genitori



Definizione di area

Siamo nati prima di loro. E una parte di noi pretende di sapere come dovrebbero diventare per trovarsi bene in questa società. Se seguissero le nostre indicazioni, forse ci permetterebbero di vivere ogni giorno senza affanno, e di stare tranquilli per il loro futuro. Ma sembra non ne vogliano sapere delle nostre certezze. Ciò che noi ben sappiamo per esperienza per loro non ha senso. Sono poco controllabili, spesso ostinati. Sembra che cerchino di sfuggire alle regole, all’impegno che richiede sforzo. C’è una parte di ribellione in loro, che non scompare dopo le fasi evolutive previste per prendere coscienza di se stessi. Sono sensibili ed affettuosi, se presi per il verso giusto. Ma possono diventare cinici nel mettere distanza, o contrapporsi. Comunque poco disponibili all’obbedienza, sono geniali ed irriducibili nel puntare all’obiettivo che hanno scelto. E quasi sempre diverge dal nostro. A volte incredibilmente creativi, se capita possono essere passivi ed abulici. O agitati ed iperattivi. Imprevedibili, e comunque ai nostri occhi incostanti.
Sono loro: bambini, adolescenti, giovani adulti delle generazioni arrivate a cavallo del 2000. Come è possibile capirli, e riuscire a comunicare con loro? E, dato che sembrano così diversi da noi, come aiutarli a trovare se stessi? Dove si trova la posizione di equilibrio tra la velleità di lasciarli liberi di decidere tutto, e le ricadute nell’imporci su di loro? Come possiamo noi adulti, genitori, educatori, operatori professionali arrivare ad essere noi stessi, liberati sia da posizioni astratte ed idealistiche, sia da sensi di colpa, preoccupazioni, moralismi o rivalse nei loro confronti? Si può modificare lo spazio restrittivo della famiglia nucleare, in cui il potere decisionale, la responsabilità e la cura rispetto ai figli pesano completamente sulle nostre spalle personali? Può finire lo squilibrio di dover compiere immani sacrifici per i figli, superando la conseguenza, spesso ineliminabile, che prendano in ostaggio la nostra vita?


Quanto la società dei consumi in cui viviamo, incide sulle aspettative quotidiana dei nostri bambini ed adolescenti, e sulle nostre stesse aspettative personali rispetto a ciò che noi dobbiamo fare nel ruolo di adulti? Le scelte predeterminate entrano nella nostra vita non solo attraverso i media, ma anche attraverso la convivenza con i loro compagni di scuola, o di gioco. C’è una possibilità intermedia tra il farne degli omologati, oppure degli isolati? In che modo possiamo avere un ascendente efficace sui bambini e sugli adolescenti? Con che strumenti possiamo trasformare il senso di impotenza, che talvolta sopraggiunge nel decidere i valori in cui desideriamo che i nostri figli possano crescere? E, dato che la scuola assorbe la maggior parte delle loro energie, ci sono prospettive per entrare nel processo decisionale del loro progetto formativo? Viviamo in una società nei confronti della quale dobbiamo lottare, o possiamo individuare una via intelligente di integrazione e collaborazione? E ancora: i giovani dovranno continuare a perdere energia nello sforzo di proteggere la propria sensibilità ed integrità emozionale, e far conoscere lo stato di bisogno di attenzione e vicinanza amorevole, ammalandosi? Se bambini e adolescenti delle generazioni 2000 avessero in loro i codici per una trasformazione evolutiva del modo di porsi nella vita e nelle relazioni, sapremmo essere abbastanza umili ed intelligenti da capire cosa ci stanno indicando? Sapremo riconoscere nei loro disagi e nei loro atteggiamenti, a volte disturbati o disturbanti, la presenza di risorse nuove, che non abbiamo ancora riconosciuto? In questa fase di rapido cambiamento delle relazioni di coppia i figli di chi si separa, dovranno per forza ricevere danni al proprio senso di sicurezza, appartenenza, stabilità? O potrebbe essere che addirittura portino dentro di loro la visione di diverse prospettive relazionali ed istituzionali, legate al cambiamento complessivo di cui loro stessi sono parte? Potrebbero essere proprio le loro diverse predisposizioni il fulcro per un rinnovamento vitale delle strutture che insistiamo a torto a mantenere uguali nel tempo?

Sembrerebbe, da alcune osservazioni specifiche, che i bambini e gli adolescenti del 2000 portino in se stessi i codici delle emozioni. Ci lasceremo guidare da loro, attraverso le loro crisi, e i loro successi, per capire come possiamo riorganizzare profondamente il rapporto tra la nostra coscienza mentale dell’adulto, e la coscienza emozionale del bambino in noi?
.
PRIMA PARTE : LA FAMIGLIA FABBRICA E LABORATORIO DI PARTECIPAZIONE
.
Dr.ssa Colette Shama - Medico olistico, Specialista in Pediatria
.
Spazio comunicazione: "Iniziare nella Gioia per dialogare con l’anima: Acqua, neonati e genitori" - Proiezione del Video "Acqua Maestra di Vita"
Patrizia Panizza, Vocational Educator

La chiave di intesa nella comunicazione: codici per sciogliere la contrapposizione tra figli e genitori
D.ssa Chiara Sozzi, Pedagogista, Terapeuta delle Relazioni Familiari

Gioco - Laboratorio di comunicazione noi figli / noi genitori
a cura di Rita Bochicchio (Gazzella Mimosa), Susanna Memè (Iride Pistacchio), Chiara Sozzi
.
Cristiana Vignoli - Scrittrice, Sceneggiatrice, Regista.

Gli occhi dei bambini, porte per un paradigma di vita che è già dentro di noi. Legenerazioni indaco, cristallo…
Cristina Garavaglia - Ricercatore olistico
.
SECONDA PARTE: CREARE RETI DI FAMIGLIE
.
In quanti modi si può uscire dall’isolamento nell’educazione dei figli?Un’esperienza di campo educativo unito e di scuola gestita dai genitori.
Rita Bochicchio (Gazzella Mimosa), Counselor in psicosintesi educativa
Dr.ssa Susanna Memè (Iride Pistacchio), Psicologa , Artista

Il coraggio e la responsabilità interiore di genitori che decidono di dar vita ad unprogetto scolastico condiviso
Prabhat Eusebio - Editore della Casa editrice Bambini Nuovi per l’uomo futuro - Collegno (Torino)
..

lunedì 11 maggio 2009

Io nelle relazioni d'amore

Definizione di area

La relazione di coppia nasce dal bisogno comune di sentirci amati ed amare. Intorno a questo bisogno ruotano altre necessità innate: appartenenza, sentirsi cercati, desiderati, dare e ricevere accudimento. E… la ricerca di passione, attrazione, appagamento sessuale. E ancora: il superamento del senso di solitudine, la ricerca di sicurezza.
Qual è il rapporto tra bisogni reali, e necessità indotte dal confronto con l’aspettativa sociale? I luoghi pubblici in cui si vivono i rituali di svago, benessere, piacere, rispecchiano ancora fortemente l’immagine che non c’è reale piacere se non si è ‘in due ’.

Cosa riceviamo in realtà dalle relazioni di coppia? L’essere in coppia risponde veramente al bisogno di vivere l’amore, o ciò che ci dà è soprattutto la rassicurazione rispetto all’idea di non essere soli? Perché lo status di persona ‘non in coppia ’ ci fa così paura? Come superare la dipendenza da un rapporto a qualsiasi costo, per costruire relazioni libere, autentiche, fondate sulla nostra integrità? Perché, per alcuni, la paura ancora più forte è quella invece di vivere in coppia?
C’è una antica convinzione radicata nel nostro comune inconscio che recita ’ Una donna non è nulla senza un uomo accanto ’ . ‘ Un uomo senza una donna non ha valore ’. Che capacità abbiamo raggiunto, come genere umano del 2000, arrivato all’attuale stadio evolutivo di coscienza di noi stessi, di coinvolgerci nell’amore di un rapporto a due, senza perdere parte dell’integrità personale che abbiamo raggiunto? Perché è più facile, soprattutto per le donne, mantenere un’immagine dignitosa di sé, e autonomia decisionale, quando non si vive una relazione passionale? Il mito potente delle ‘due metà ’ che cercano la parte complementare che le integra, e che quando la trovano e combaciano, ci regala l’amore perfetto… Quanto viviamo ancora il suo incantesimo?
Il ciclo dei trovatori ci ha regalato, ottocento anni fa, un altro mito altrettanto distruttivo. La storia di Tristano, che ‘cade’ in un amore impossibile quanto esaltante, per Isotta la bella. Isotta la saggia lo ama, e gli dedica totalmente il suo cuore standogli accanto ogni giorno per tutta la vita, ma il suo amore non guarisce le ferite d’amore di Tristano. Era la profezia della direzione che avrebbero preso le nostre aspettative profonde rispetto all’amore. L’amore vero deve essere mescolato alla sofferenza. L’amore non può dare felicità, se non per breve tempo, poi deve lasciare spazio alla delusione, al raffreddamento, all’abbandono, al tradimento. L’amore vero è sempre irraggiungibile. L’amore che non fa pagare un prezzo non ha sapore. Fin qui l’immaginario collettivo ha condito il sapore dell’amore con il senso del dramma. Siamo pronti per trasformare questo archetipo distruttivo? Con che risorse, già presenti in noi, possiamo far spazio ad un amore semplice, pacificante, che porta serenità, equilibrio, vitalità nella nostra realtà quotidiana?
Anche la sessualità potrà trovare pace, nella comprensione e rispetto reciproco delle energie femminili e maschili. Nella sensibilità al suo potere rigenerativo e creativo, non solo nella procreazione. Fin qui era principalmente ciò che ci era negato, o che intaccava la nostra integrità, ad attivare in noi il codice dell’attrazione. La routine spegneva l’amore, il magnetismo. Ci sono invece relazioni di coppia che rimangono vitalizzanti per entrambi i partners , dopo una lunga condivisione della quotidianità? Alcuni possono rispondere già affermativamente per se stessi, in sincerità. Per altri la verità porta ad ammettere la delusione del piccolo bimbo e bimba in noi, che nella convivenza di ogni giorno si aspettava di realizzare il sogno dell’amore trovato nel modo di cui loro hanno bisogno. E che invece non è arrivato. Anche riconoscere il parziale fallimento delle relazioni di coppia, nell’appagare il nostro desiderio di amore, può essere la premessa per un passo evolutivo significativo.
Cos’è veramente l’amore nella realtà quotidiana? Esiste l’amore che non fa pagare il sacrificio dell’integrità personale? E’ possibile amare senza assumere il controllo sull’altra persona, o costringere se stessi nella condizione mentale di dipendenza? Che rapporto c’è tra amare e voler bene? Quando il partner non sa darci ciò di cui abbiamo bisogno, come possiamo capire se è buono aprirci ad una relazione diversa, evitando di entrare nel senso di colpa per l’abbandono che agiamo sul nostro partner? Oppure come intuire che è invece il momento di cercare in prima persona, in noi stessi, per noi stessi, ciò che cerchiamo? Come trovare e mantenere la fiducia nella possibilità di essere amati così come siamo? E come vivere un’identità sociale di single, senza sentirci ‘meno’ di chi è in coppia, o dover ostentare cinismo nei confronti dell’amore? Da dove possiamo prendere amore, senso di vicinanza e comprensione, compagnia, accudimento, quando viviamo soli, o il nostro compagno o compagna non sanno offrirceli? Perché in questo periodo così tante coppie si stanno separando? Perché l’amore e la sessualità sembra che si siano ammalati?
Negli ultimi cinquanta anni ci ha accompagnato il modello di una famiglia formata da moglie, marito, figli. E’ un modello ancora valido? Quando uno od entrambi i partner sentono buono sciogliere la relazione, devono sentire di aver fallito? Devono vivere la scelta come colpa nei confronti di eventuali figli? E quando il bisogno di separarsi viene sentito unilateralmente da uno solo dei partner, c’è qualcosa in mezzo tra lasciare solo il compagno o la compagna al suo destino, e il farsi completamente carico del suo vissuto di abbandono? Cosa succede al nostro senso di famiglia quando lasciamo un compagno, una compagna, e noi o il partner dobbiamo lasciare la casa dei figli? E se il nuovo partner ha a sua volta lasciato il suo partner , ed ha figli? Potrebbe nascere una nuova prospettiva di famiglia, in grado di sanare queste fratture? E che risponda allo stesso tempo al bisogno umano di esclusività e protezione? Dove troviamo il coraggio di costruire il nostro futuro, quando le famiglie non hanno funzionato. Quando già più di una relazione di amore ci è andata buca?
.
Serena Melloni - Dott.ssa Storia moderna.
.
L’albero che torna a fiorire - Racconto di Hyemeyosts Storm
Barbara Favaro - Curatrice di Reading
Dr. Giuliano Guerra - Medico, Psicoterapeuta, Specialista in psichiatria e psicologia medica
.
Vita di relazione: una via d’uscita tra bisogno di essere amati in modo totale e sfiducia in quello che riceviamo.
D.ssa Chiara Sozzi - Pedagogista, Terapeuta delle Relazioni Familiari.

Laboratorio: sentimenti, evocazioni sull’amore
Reading e Tecniche di scrittura creativa - Barbara Favaro
- Scrittrice.
GianMarco Bragadin - Editore di Melchisedek Edizioni, Autore di libri di ricerca esoterica
Anna Maria Bona - Scrittrice di libri per sensibilizzare al risveglio della consapevolezza
.
Sessualità e unione intima: una via di crescita, di gioia e d’amore
Monica Antonioli - Formatore Umano. Studiosa di simbologia archetipica

Alle radici delle storie d’amore…la vita
Marina Traversi - Operatore Olistico - Process Acupressure, Italia
.
Spettacolo teatrale
.
Vorrei tentare il mare
Reading con testi prodotti dai partecipanti al laboratorio
a cura di Barbara Favaro - Canzoni a cura di Chiara Sozzi - cantate da Ornella Vanoni (omonima)

Danzarcana: l'Amore all'origine dell'Amore
Spettacolo di Teatro Vivencial

con la Compagnia degli Zelattori - Regia di Monica Antonioli
.

Le coordinate


Definizione e orientamento delle aree tematiche

Un convegno sulla Famiglia a 360°,
anche per chi è single, o non ha figli.


Il convegno si svolge nel suggestivo e spirituale contesto dell'Abbazia di Maguzzano di Lonato del Garda (BS) ed ha come tematica portante la "Famiglia oggi". E' strutturato su due giornate dedicate alle seguenti aree:

- Relazioni di coppia - 31 ottobre 2009
- Genitori e figli - 1 novembre 2009

Ci muoviamo nelle due tematiche definendo il territorio in cui spaziare, secondo le riflessioni che via via emergono e le domande che sentiamo di porci.
Le coordinate si muoveranno progressivamente in modo interattivo. Gli interventi dei relatori che si propongono per il convegno e i post dei partecipanti iscritti al blog modificheranno la prospettiva, per ampliarla o focalizzarla ulteriormente.
Il percorso formativo "Famiglia oggi" è un movimento di Community in crescita, che costruisce sia le premesse, sia le elaborazioni successive emerse dal convegno.

Presentazione

Famiglia oggi: primordiale necessità biologica, cellula minima della società, catena invisibile, magico crogiolo di vita e d'amore?

Intendiamo esplorare i diversi aspetti di questa realtà, per condividere esperienze e punti di vista, alla luce di ricerche e di approfondimenti svolti da chi si dedica con professionalità al tema delle relazioni familiari.

L'idea del progetto è quella di partire da un'osservazione onesta della nostra vita: le gioie, le esperienze e i dolori che ci provengono dalla famiglia d'origine e da quella attuale.
.
L'intento è ridare chiarezza e legittimità ai valori archetipici che risiedono in ognuno di noi.
.
Si tratta di riorganizzare la percezione del nostro passato, di costruire su basi solide, capaci di guidarci verso nuove prospettive.
.
Quando le radici sono robuste, è facile crescere e librarsi in volo. Quando si espandono e si ancorano al terreno scompare la paura e si apre lo spazio della creatività. Si accede così ad un luogo tutto da inventare, dove fioriscono trasformazione e guarigione e dove l'amore che è in noi può finalmente fluire.
.
La famiglia diviene un contenitore che rende possibile intimità, conoscenza di sé, rispetto dell'altro e vera unione.
.
Una fantastica rete che al tempo stesso raccoglie e diffonde vita allo stato puro, in perfetta armonia con l'eterno ritmo dell'Universo. Una realtà che può espandersi, per abbracciare qualsiasi forma di relazione umana: famiglie allargate di coppie che si sono riorganizzate, oppure di amici, di compagni di squadra, di persone che hanno, magari, interessi diversi, ma uno stesso radicamento. Luogo d'incontro quotidiano tra esseri umani che sanno riconoscersi l'uno nell'altro e trovare preziose risorse nella reciproca diversità.

Sciogliere il nodo di separazione e isolamento che nasce da schemi non più attuali diventa cruciale: insieme è possibile scoprire che "siamo tutti sulla stessa barca", indipendentemente dal fatto di essere in coppia, separati, single, figli o genitori. Insieme si accede all'energia necessaria per rivalutare ciò che ancora oggi rimane come realtà vitale e trasversale: la famiglia.
.
E' una via per riappropriarsi della gioia e dell'immenso potenziale creativo della vita che risiede in ognuno di noi, e per donare ai nostri figli radici e ali per volare.
.

Patrocinio

Il convegno ha ricevuto il patrocinio dell'APEI
Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani